Dopo un tira e molla durato un paio d’ore («A quest’ora in Comune non c’è nessuno». «No, il sindaco non c’è, però c’è la vicesindaco». «Anzi, il sindaco sta tornando da Roma e ha detto che vi riceverà») una delegazione dei manifestanti insieme al loro avvocato è riuscita a parlare con Fabio Fucci. Il Primo cittadino avrebbe espresso solidarietà e pronunciato parole rassicuranti, assicurando di essersi già mosso con il Comune di Roma. È il Campidoglio, infatti, l’ente a cui gli inquilini pagano l’affitto, che a sua volta ha preso in locazione quegli appartamenti dalla ditta Immobiliare Pavona, la quale ora per una trattativa saltata con Roma ha voluto gli sfratti.
Fucci ha assicurato che «neanche a Roma vogliono che si arrivi a questo – ha riportato l’avvocato al termine dell’incontro – il sindaco si è messo a disposizione e seguirà la vicenda». Ma il tempo stringe. Il secondo avviso di sfratto esecutivo arriverà l’11 maggio. Se ne dovesse arrivare un terzo potrebbe intervenire la forza pubblica e sarà Pomezia, molto probabilmente, a dover trovare una soluzione per queste 15 famiglie. Tutti, Comune compreso, si augurano che questo non accada.
(M.Z.)