Sono trascorsi 10 mesi quando Valeria Campagna, al tempo 18enne, è stata catapultata in Consiglio Comunale. 256 voti alle elezioni di giugno l’hanno resa la consigliera più giovane d’Italia, prima ancora che superasse l’esame di maturità. Ma lei non si è fatta intimidire ed ha affrontato il ruolo con serietà e motivazione, dichiarando da subito che il suo intento sarebbe stato quello di aprire la politica al mondo dei giovani. Ora è diventata anche presidente della commissione comunale “Città internazionale e programmazione europea, Politiche giovanili, Università, Innovazione e ricerca”, al posto di Eugenio Lendaro che si è fatto indietro per motivi lavorativi.
Come intendi organizzare il lavoro?
«Seguirò il metodo di Eugenio (Lendaro, ex presidente di commissione ndr). Continuerò ad approfondire tematiche da portare all’attenzione della commissione, ma vorrei che si aprisse al mondo giovanile».
Come darai spazio ai giovani?
«Ho intenzione di aprire le commissioni al pubblico e invitare le realtà giovanili: scout, associazioni, rappresentanti universitari. La secondo o terza settimana di maggio posso anticipare che ci sarà una commissione in cui inviterò le realtà che si occupano di giovani per affinare il regolamento del forum dei giovani, argomento sul quale stiamo lavorando da tempo e che spero possa essere realtà entro l’anno».
Forum dei giovani: in cosa consiste?
«Abbiamo immaginato uno strumento basato sull’assemblea, sulla falsa riga del consiglio comunale. Sarà aperto a tutti i giovani dai 16 ai 30 anni, composto da una fase assembleare. Prevederà gruppi tematici simili alle commissioni che possano affrontare un argomento per volta. Verrà eletto solo il presidente ed il vicepresidente che avranno il compito di dialogare con l’amministrazione analizzando e proponendo idee inerenti il mondo giovanile».
Che criticità hai riscontrato in questi primi 10 mesi di governo?
«Le criticità sono all’ordine del giorno: c’è la necessità di rimettermi sempre in discussione ea ddrizzare il tiro sulle cose fatte, perché ogni giorno spuntano nuove sfide e difficoltà. Ma è la stessa cosa che rende stimolante l’attività: ogni giorno si lavora su qualcosa di nuovo e non ci si annoia mai».
Ti aspettavi così il lavoro da consigliera?
«Non me l’aspettavo, ma è per me un’esperienza in cui riesco a mettere tutta me stessa e da cui riesco a prendere tanto giornalmente confrontandomi con altre persone.
Hai avuto problemi per la tua giovane età?
«Nessun problema: in commissione e consiglio mi sento alla pari degli altri con punti rappresentativi diversi. Il fatto di essere più giovane rispetto agli altri mi da la fortuna di essere identificata come tale e punto di riferimento per le persone fuori. Ricevo tante segnalazioni e proposte che ho il piacere di portare a Palazzo».