A porsi alcuni dubbi è il deputato pontino Cristian Iannuzzi, del gruppo misto, che ha chiesto al Ministro alle Infrastrutture di valutare “se intendano chiarire se sia stata richiesta la proroga della valutazione di impatto ambientale e se questa tenga conto delle modifiche intervenute al progetto preliminare”.
Il progetto sul sito ufficiale di Autostrade del Lazio mostra che l’autostrada Roma-Latina si sovrapporrà all’attuale Pontina solo per il 50 per cento e pertanto le opere previste non si concretizzeranno nella messa in sicurezza dell’attuale tracciato della strada regionale. I tratti in sovrapposizione – che comunque andranno smantellati per adeguare il fondo stradale alla velocità autostradale di 130 km/h – vanno da Borgo Piave ad Aprilia Sud, e da Pomezia Nord a Malpasso (Tor de’ Cenci), mentre da Aprilia sud a Pomezia nord il nuovo tracciato è completamente esterno alla Pontina senza contare che il tratto Tor de’ Cenci-Spinaceto resterà un imbuto con file di auto interminabili.
il 29 marzo 2017 il Tar ha respinto il ricorso contro l’annullamento dell’aggiudicazione della gara d’appalto per la realizzazione dell’autostrada Roma-Latina e della bretella Campoverde-Valmontone. “La costruzione del tratto autostradale Roma-Latina – scrive ancora Iannuzzi – implica un forte impatto sul delicato ecosistema protetto dei siti di interesse comunitario di Castel di Decima e Castel Porziano in prossimità dell’area di Tor De’ Cenci; la realizzazione del tratto di Cisterna-Valmontone provocherà l’espropriazione di circa 46 aziende agricole lungo il tracciato e la compromissione di decine di aziende collocate sui 200 metri fuori dal tracciato provocata dall’inquinamento dei gas di scarico delle auto sulle produzioni agricole biologiche (la quasi totalità), con la compromissione del monumento naturale di Giulianello, del turismo naturalistico e storico-naturale”.
Il deputato di Latina, oltre a chiedere di “sbrogliare” le questioni autorizzative, chiede “quali iniziative intendano intraprendere per mettere in sicurezza la «Pontina» al fine di consentire la riduzione della congestione del traffico e l’ottimizzazione della circolazione dei pendolari e delle merci senza l’aggravio di un pedaggio” e, soprattutto, “se intendano assumere iniziative per la sospensione dei lavori o delle attività autorizzate, nelle more delle determinazioni correttive da adottare (…) e per rivedere il progetto al fine di ridurre l’impatto sull’ecosistema protetto dei siti di interesse comunitario in prossimità dell’area di Tor De’ Cenci”.