Ardea, degrado e immondizia sul lungomare degli Ardeatini, nella zona denominata “La Fossa”, abitualmente frequentata da centinaia di villeggianti dei Castelli Romani, in particolare da Genzano e Lanuvio, dove molti hanno case estive di proprietà. Alcuni villeggianti “Castellani”, hanno segnalato una situazione di degrado e abbandono di rifiuti di ogni genere sul lungomare, sulle spiagge e nei parcheggi grandi. L’inviato del “Caffè” ha fatto un giro di ricognizione nelle zone segnalate : Un ecomostro in cemento sulla spiaggia abbandonato da oltre dieci anni nel più totale degrado è diventato meta di scaricatori di rifiuti di ogni genere, materassi, elettrodomestici, plastica, ferro, legno, barche abbandonate, immondizia indifferenziata e molto altro materiale, che invade anche l’accesso alla spiaggia. Sempre sul lungomare degli Ardeatini, nel centro abitato, dove ci sono numerose attività commerciali, una vecchia fontanella, non più funzionante, è diventata un vero e proprio contenitore di rifiuti, proprio all’ingresso della spiaggia davanti a via Bergamo. I marciapiedi sono pieni di rifiuti ingombranti, divani, poltrone, letti, tutto abbandonato in terra, così come l’erba alta e la sabbia incolta, crea enormi cumuli che ostacolano il passaggio. Nel grande parchegggio di via Bergamo, dove una volta si faceva la raccolta degli ingombranti, ormai sembra di stare all’interno di una grossa discarica a cielo aperto, con centinaia di pneumatici abbandonati, frigoriferi, tv, sanitari, legno, plastica, pezzi di amianto, barattoli, sacchi dell’immondizia e molti altri rifiuti in terra. ” Una volta era la meta turistica di migliaia di villeggianti provenienti da Roma e da tutti i Castelli, dice il signor Mario B., che dagli anni 70 frequenta la zona, ora è diventata una enorme discarica, con degrado e immondizia ovunque, senza che nessuno muova un dito per riportare la situazione alla normalità. Per non parlare dei furti sulle auto parcheggiate lungo la litoranea e nei parcheggi adiacenti, le macchine vengono puntualmente depredate, così come le case, quando vengono abitate in certi periodi dell’anno, una situazione vergognosa, altro che terzo mondo, qui siamo forse al quarto o quinto mondo”. (L.S.)
28/04/2017