Dagli ultimi dati ricevuti dall’Arpa Lazio “non risultano fibre di amianto nell’aria”. Lo ha detto il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, rispondendo al question time alla Camera sulla concentrazione nell’aria di sostanze tossiche a seguito dell’incendio sviluppatosi presso il deposito della società Eco-X di Pomezia. “Ora ci occuperemo della gestione e della rimozione dei rifiuti perché siano messi in sicurezza e non ci siano contaminazioni”, ha detto. Il ministro ha poi precisato “di essere stata sin dalle primissime ore in contatto con tutti gli attori coinvolti nella gestione dell’emergenza”.
Solo ieri il Procuratore della Repubblica di Velletri aveva parlato di “presenza di amianto nell’aria” stando ai primi campionamenti effettuati dalla Asl. Ora la Lorenzin snocciola i dati di Arpa Lazio. Chi ha ragione? Dove è la verità?
“Rispetto alla presenza di idrocarburi policiclici aromatici – ha aggiunto Lorenzin – l’istituto zooprofilattico sperimentale del Lazio e della Toscana ha comunicato che i risultati dell eprime rilevazioni su ben nove campioni di vegetali raccolti nelle vicinanze del sito interessato dall’incendio hanno dato esito negativo”. Su questo anche la Regione conferma.
“Arpa Lazio – ha aggiunto Lorenzin – ha evidenziato che ad oggi sono disponibili solo i valori delle polveri sottili Pm10 relativi al giorno dell’incendio e a quello successivo, 5 e 6 maggio, valori che sono risultati superiori ai limiti previsti dalla legge ma limitatamente alle immediate vicinanze dello stabilimento e non anche ai centri abitati adiacenti. E ha precisato che risultano analoghi ai valori registrati nel centro urbano di Roma nei periodi invernali nei giorni di particolari criticità di inquinamento”. Quanto alla presenza di diossine, “l’Arpa ha riferito che i dati saranno disponibili da domani in quanto le rilevazioni richiedono tempi di analisi maggiori e mi farò portavoce della comunicazione ufficiale”, ha detto il ministro.