Riscoprire in tutta la sua bellezza la Regina Viarum e valorizzarla. E’ questo l’obiettivo della seconda edizione dell’Appia day che si terrà il 14 maggio. Una grande festa popolare che unirà la capitale a Brindisi promossa da decine di associazioni, dopo il successo registrato lo scorso anno. Ricco il programma dell’iniziativa che prevede visite guidate, archeotrekking, degustazioni, street food, passeggiate in bicicletta, musica e attività per bambini sia nella capitale sia nei 22 Comuni attraversati dalla storica via: da Ciampino a Marino, da Albano a Velletri, da Latina a Taranto.
Il centro della manifestazione sarà nel tratto dell’antica consolare compreso tra l’ex Cartiera Latina e il Mausoleo di Cecilia Metella con l’apertura straordinaria dei monumenti pronti a svelare la loro bellezza e i loro segreti. Tra le iniziative anche la possibilità di conoscere da vicino il percorso del Grab, il Grande raccordo anulare delle Bici, la greenway ciclopedonale capitolina che ha il suo tratto più pregiato nella passeggiata archeologica da piazza Venezia all’Appia Antica, un percorso di circa 20 km. Tra le richieste avanzate la pedonalizzazione della strada 365 giorni all’anno per creare un parco archeologico da piazza Venezia ai Castelli. Un progetto, su cui sta lavorando l’assessore alla Città in Movimento, Linda Meleo che ad aprile ha annunciato lo stop alle auto private e la realizzazione di varchi: “Stiamo per chiudere una Conferenza dei servizi che vedrà l’istituzione di varchi sull’Appia Antica: potranno passare solo i mezzi pubblici, taxi e Ncc. Questo per ridurre dell’80-90% il traffico. Non possiamo più ammettere che auto private possano passare in maniera incondizionata in un parco archeologico a cielo aperto”. Una rivoluzione che “si punta a chiudere entro l’estate” che però avrebbe conseguenze drammatiche per le attività commerciali presenti e per la viabilità. Chiudere l’Appia Pignatelli significherebbe bloccare una delle principali vie di accesso al centro della città per migliaia di pendolari, molti provenienti dai Castelli romani, paralizzando così un intero quadrante della capitale. Migliaia di vetture che ogni giorno percorrono l’Appia (circa 40mila secondo uno studio dell’Astral sul traffico medio giornaliero) si riverserebbero su altre “vie incubo” per gli automobilisti: Appia Nuova, Anagnina, Tuscolana, Ardeatina, Laurentina con conseguenze disastrose per la viabilità, già insostenibile. Ben vengano, dunque, i progetti di valorizzazione della storica via, ma compatibili con la realtà cittadina.
Il centro della manifestazione sarà nel tratto dell’antica consolare compreso tra l’ex Cartiera Latina e il Mausoleo di Cecilia Metella con l’apertura straordinaria dei monumenti pronti a svelare la loro bellezza e i loro segreti. Tra le iniziative anche la possibilità di conoscere da vicino il percorso del Grab, il Grande raccordo anulare delle Bici, la greenway ciclopedonale capitolina che ha il suo tratto più pregiato nella passeggiata archeologica da piazza Venezia all’Appia Antica, un percorso di circa 20 km. Tra le richieste avanzate la pedonalizzazione della strada 365 giorni all’anno per creare un parco archeologico da piazza Venezia ai Castelli. Un progetto, su cui sta lavorando l’assessore alla Città in Movimento, Linda Meleo che ad aprile ha annunciato lo stop alle auto private e la realizzazione di varchi: “Stiamo per chiudere una Conferenza dei servizi che vedrà l’istituzione di varchi sull’Appia Antica: potranno passare solo i mezzi pubblici, taxi e Ncc. Questo per ridurre dell’80-90% il traffico. Non possiamo più ammettere che auto private possano passare in maniera incondizionata in un parco archeologico a cielo aperto”. Una rivoluzione che “si punta a chiudere entro l’estate” che però avrebbe conseguenze drammatiche per le attività commerciali presenti e per la viabilità. Chiudere l’Appia Pignatelli significherebbe bloccare una delle principali vie di accesso al centro della città per migliaia di pendolari, molti provenienti dai Castelli romani, paralizzando così un intero quadrante della capitale. Migliaia di vetture che ogni giorno percorrono l’Appia (circa 40mila secondo uno studio dell’Astral sul traffico medio giornaliero) si riverserebbero su altre “vie incubo” per gli automobilisti: Appia Nuova, Anagnina, Tuscolana, Ardeatina, Laurentina con conseguenze disastrose per la viabilità, già insostenibile. Ben vengano, dunque, i progetti di valorizzazione della storica via, ma compatibili con la realtà cittadina.
10/05/2017