Una delicata attività di indagine svolta dai Carabinieri della Stazione di Sermoneta, guidati dal Maresciallo Antonio Vicidomini, ha portato al ritrovamento della campana. Top secret i dettagli dell’operazione: è ancora in corso l’attività investigativa per risalire alle responsabilità degli autori e consegnarli alla giustizia. Nei giorni scorsi c’è stata la restituzione ufficiale della campana alla Curia e al Parroco della Cattedrale di Santa Maria Assunta, Don Leonardo Pompei, che ha fatto rintoccare simbolicamente la campana come segno di festa. La campana è stata riposta provvisoriamente nel Museo diocesano di Sermoneta, di proprietà della Curia e per il quale l’Amministrazione comunale sta lavorando per arrivare alla riapertura.
A collaborare alla restituzione, anche i volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Sermoneta.
Di quella campana finora si sapeva ben poco. Grazie a una attenta lettura dell’iscrizione latina presente sul dorso, è stato possibile risalire alla fonderia, la Cacciavillani, nel 1835, appartenente all’omonima famiglia composta dal padre Aloisio e il figlio Vincenzo.