Il sindacato Ugl Polizia Penitenziaria per bocca del segretario regionale Carmine Olanda denuncia ancora una volta le gravi condizioni in cui lavorano i Poliziotti nel Carcere. Nella mattinata del 15.05.2017 un detenuto Italiano di Anni 65 ristretto nella sezione 3B è già conosciuto ai suoi problemi di natura mentale si è Autolesionato procurandosi un lungo taglio al collo. Mentre nella mattinata del 16.05.2017 un altro detenuto Italiano di 48 Anni ristretto nel Reparto Isolamento nel primo pomeriggio davanti all’ Agente di responsabile della Sezione ingeriva due lamette da barba per poi barricarsi mettendo per traverso al cancello della propria cella la rete del letto con il materasso, un tavolo ed un mobiletto. Inoltre, posizionava sopra gli stipiti alcune bombolette del Gas avvolte nella carta del giornale pronte per essere incendiate. Il detenuto durante le sue operazioni minacciava di chiudersi nel proprio bagno e pronto a buttarsi addosso dell’ olio bollente qualora qualcuno si avvicinasse alla propria cella per cercare di aprirla. Ancora una volta – continua Olanda – nel primo caso ci troviamo davanti ad un detenuto con problemi di natura mentale e di difficile gestione. Nel primo caso il responsabile del Servizio Sanitario del Carcere e L’ Amministrazione Penitenziaria devono prendere seri provvedimenti affinché la tipologia dei detenuti con problemi di natura mentale vengono gestisti nei luoghi adatti alle loro esigenze “ Strutture esterne al Carcere o luoghi di detenzione con personale specializzato” e non di certo affidati solo alla gestione della Polizia Penitenziaria con ordini di servizio di Grande, Grandissima e Sorveglianza a Vista. Nel secondo caso – conclude il sindacalista – le procedure giudiziarie devono essere più rapide nella loro esecuzione, perché spesso a causa del ritardo delle pratiche i detenuti come in questo caso sfogano in gesti estremi e di Autolesionismo. Grazie all’ intervento dell’ Assistente Capo P. C. e dell’ Assistente Capo C. O. nel secondo caso, si è potuto evitare che accadesse il peggio, ma rimane di fatto che il detenuto anche se riuscendo a portarlo alla sua ragionevolezza, comunque mantiene le sue minacce di Autolesionismo e barricamento nella propria cella fino a quando non avrà una risposta soddisfacente ai suoi atti giudiziari.
17/05/2017