“Secondo quanto riferito dal Ministero della Giustizia, la Procura di Velletri sta selezionando uno specialista di settore per l’affidamento di un incarico consulenziale teso ad accertare l’eventuale impatto ambientale dell’incendio verificatosi”. Questa è la sostanziale novità rispetto al disastro della Eco X, l’azienda che stoccava rifiuti andata a fuoco il 5 maggio scorso sprigionando un denso fumo nero visibile a km di distanza e i cui effetti sul territorio ancora non si conoscono. La nomina del consulente della Procura è stata annunciata dal Sottosegretario all’Ambiente Silvia Velo rispondendo ad una interrogazione del deputato Samuele Segoni presentata in Commissione.
L’on. Segoni ha riferito che “molti abitanti della zona hanno accusato malori in seguito ai fumi del rogo e all’esposizione a molteplici sostanze tossiche e cancerogene e molti di loro hanno esibito certificazione medica quando si sono rivolti all’unità di crisi costituita da Osservatorio nazionale amianto Onlus già nell’immediatezza del disastro; in data 21 maggio 2017, la Eco X ha ripreso a bruciare”. Il sito, “sotto sequestro e privo di vigilanza”.
Il Sottosegretario ha spiegato che i valori registrati da Arpa nei punti di campionamento sono “inferiori ai limiti imposti e in linea con quelli rilevati nelle giornate precedenti l’incendio”. Silvia Velo ha annunciato che “la bonifica avrà inizio non appena verrà effettuato il dissequestro del sito oggetto di indagini da parte della Procura di Velletri”. Poi la notizia della nomina di un consulente per determinare l’impatto ambientale a lungo termine. Il Ministero dell’Ambiente continuerà a “sollecitare la celerità degli interventi da parte degli enti territoriali preposti”.