IL VINCOLO ‘DEFLAGRA’ IN CONFERENZA DEI SERVIZI
Il Comune di Pomezia ha pubblicata la proposta di vincolo ministeriale sull’Albo pretorio lo scorso 22 maggio. Ma a dirlo alla Regione Lazio – che deve decidere se autorizzare o no il progetto Cogea – sono stati i cittadini all’alba di oggi, 29 maggio, ultimo giorno utile ai sensi della legge per l’approvazione o bocciatura del progetto: l’Associazione Latium Vetus di Pomezia ha inviato una mail certificata, all’Area Rifiuti della Regione Lazio. Poco dopo la notizia è deflagrata nel corso della Conferenza dei Servizi, il tavolo istituzionale chiamato a promuovere o bocciare definitivamente l’impianto a rifiuti. Al tavolo tecnico hanno partecipato i dirigenti della Regione Lazio, il Comune di Pomezia, i rappresentanti della Cogea e delle associazioni e comitati territoriali. Il giornale il Caffè era presente. Istituzioni e manager della società sono rimasti attoniti.
COGEA VUOLE CAPIRE IL VINCOLO
La società Cogea ha chiesto alla Regione Lazio di poter esaminare, insieme al Comune di Pomezia, tutte le carte della proposta Ministeriale e ha chiesto che la seduta della Conferenza venga aggiornata per un breve e nuovo incontro, fissato dai dirigenti regionali per giovedì mattina 1° giugno. L’Assessore pometino, Lorenzo Sbizzera, presente al faccia a faccia, non ha proferito parola. Né la Regione ha chiesto a lui e ai due dirigenti comunali presenti – Ciarmoli e Curci – come mai il Comune non abbia comunicato alla Regione stessa la notizia della proposta di vincolo. Tale proposta per tutelare l’Area di Torre Maggiore è stata promossa dall’Associazione Latium Vetus e comprende, tra l’altro, un’area molto più ampia che abbraccia anche le località Solforatella, Cerqueto, Monachelle, Vittorie, Valle Caia, Pescarella, Tor di Bruno, e Muratella, alcune delle quali situate nel Comune di Ardea, per un totale di diverse centinaia di ettari.
I CITTADINI: «DAL 2015 LO CHIEDIAMO AL COMUNE. OGGI IL MINISTERO APRE UNA VIA»
«Si tratta, almeno per il momento – esulta l’ingegnere Giacomo Castro, presidente dell’Associazione Latium Vetus – solo di una proposta iniziale di vincolo. L’iter amministrativo ministeriale durerà un bel po’ di tempo ma nel caso in cui dovesse essere confermato in via definitiva, rappresenterebbe una storica vittoria per la città e i cittadini di Pomezia e per tutti coloro che hanno da sempre dichiarato l’importanza di questo vincolo e di questa torre. A settembre 2015 – spiega l’ing. Castro a il Caffè – l’associazione Latium Vetus, insieme ad altre 27 associazioni, ha presentato formalmente questa stessa proposta di vincolo all’Amministrazione Fucci, affinché venisse portata in Consiglio Comunale e votata, ma alla nostra richiesta non è mai stato dato seguito. Per fortuna, gli ha dato seguito il Ministero delle Belle Arti che conferma l’importanza di un sito che non può né deve trasformarsi – conclude il presidente di Latium Vetus – nell’immondezzaio di Roma Capitale o dell’Area Metropolitana».
TUTTO RINVIATO
“Il procedimento in atto potrebbe slittare di 90 giorni», ha spiegato l’Assessore Lorenzo Sbizzera in una nota ufficiale. In realtà, i tempi potrebbero essere più lunghi. «Continueremo a tutelare il nostro territorio. Il Comune di Pomezia sarà sempre presente e vigile a rappresentare l’interesse dell’intera cittadinanza», ha aggiunto il Sindaco di Pomezia Fabio Fucci nello stesso comunicato stampa. Inchiesta sul prossimo numero dell’edizione cartacea del Caffè di Pomezia, in distribuzione da giovedì 8 giugno.