I Militari della Stazione Carabinieri Forestale di Terracina, nei giorni scorsi hanno posto in essere più operazioni di sequestro e denuncia di reati contro l’ambiente.
Un primo intervento ha condotto a porre sotto sequestro giudiziario un’area nei pressi di un’officina meccanica a Terracina, zona Borgo Hermada. Sono stati sequestrati circa 2000 mq. di superficie di terreno e sovrastanti rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, consistenti in carcasse di automobili, parte di esse, mortori, pneumatici, batterie etc, per un quantitativo di circa 80 mc. Il tutto abbandonato sul nudo terreno, probabilmente da molto tempo, con evidenti tracce di inquinamento del suolo a causa del percolato. È stato denunciato il legale rappresentante dell’attività artigianale, un uomo di 50 anni, per violazione al D.lgs 152/2006, nonché per “inosservanza alla norma regionale per il contenimento e trattamento delle acque di prima pioggia e di lavaggio delle aree esterne ai siti industriali o assimilati”.
Sempre a Terracina, durante il controllo di un cantiere edile in fase di edificazione, che è risultato in regola poiché in possesso del titolo autorizzativo, è stata accertata la presenza di materiali da demolizione, miscelati tra rifiuti pericolosi e non, provenienti proprio dal cantiere oggetto di controllo, abbandonati in parte sull’alveo del Fiume Sisto e in parte nel canale San Vito.
Anche in questo caso i Carabinieri hanno proceduto al sequestro preventivo dei rifiuti, per un totale di oltre 60 mc e denunciato tre persone: il proprietario dell’immobile, 72enne del luogo, il direttore dei lavori e il legale rappresentate della ditta che ha eseguito la demolizione ed il trasporto dei rifiuti in luogo diverso dal centro di recupero inerti. Contestato in concorso anche il reato di smaltimento e gestione illecita di rifiuti.