Federico, quali sono le tue prime impressioni? “La Mirafin è una società che da quasi venti anni è sul territorio senza ricorrere a fusioni o ad alchimie particolari. Nel nostro mondo questo è una caratteristica che desta interesse soprattutto per quei giocatori che vogliono sapere da subito il contesto dove si andrà ad operare. Sono convinto di aver fatto la scelta giusta, cercavo una squadra che mi potesse dare degli obiettivi importanti, ho anche parlato con mister Salustri ed ho avuto la conferma che un curriculum come il suo non viene scritto per caso. Mi troverò bene, ed insieme ai compagni proveremo a dare alla società le soddisfazioni che merita”.
A proposito di compagni, puoi dirci qualcosa della squadra che sta nascendo? “Queste sono domande da porre alla dirigenza, io ti posso dire che continuare ad avere davanti a me Graziano Gioia mi mette grande tranquillità, e quando hai palla in mano avere un Moreira che l’aspetta non mette certo ansia. In realtà ho un’idea più precisa dei ragazzi con cui lavorerò, ma vi prego di chiedere maggiori info ai ruoli competenti”.
Sarai il primo portiere della Mirafin? “Da casa non ti porti mai nulla, la maglia va conquistata giorno per giorno, ma voglio dare il mio contributo per far raggiungere alla società gli obiettivi prefissati. La Mirafin ha una tradizione importante nel ruolo e spero di dare continuità a tale tradizione. Ho solo la certezza, i pali della Mirafin saranno comunque in buone mani, cominciando dalle mie”.