“Un pericolosissimo ritardo da parte dell’organo politico e della dirigenza – commenta la Cisl – per questo abbiamo inviato una diffida e messa in mora nei confronti dell’ente, riassumendo nel dettaglio tutta l’annosa vicenda e chiedendo con forza, entro 15 giorni dal ricevimento della nota, l’emanazione degli atti amministrativi propedeutici”. Ma il sindacato tira in ballo anche altre questioni, a partire dalla presunta inadeguatezza dei dispositivi di protezione forniti alla polizia locale in servizio durante l’incendio alla Eco X. “Per non parlare della mancata assunzione a tempo indeterminato dei circa 88 vincitori di concorso del 2010, costretti a lavorare da precari, ora in attesa dell’applicazione del nuovo Decreto Madia sulla stabilizzazione. Poi proprio nei giorni scorsi si è aperta la vertenza del settore scolastico comunale, con il divieto di fatto delle possibili stabilizzazioni del personale precario che da anni svolge il proprio servizio con incarichi annuali a tempo determinato presso le scuole dell’infanzia del Comune di Pomezia. La scelta del bando di mobilità di tre insegnanti provenienti da altri enti, ha infranto il sogno di decine di lavoratori precari. Sulla vicenda il nostro ufficio legale sta valutando, insieme ai lavoratori a tempo determinato, la possibilità di chiedere una sospensiva del bando al TAR e la richiesta di risarcimento dei danni per il lavoro svolto in tutti questi anni dai precari”.
“Come abbiamo precedentemente detto – conclude Cosentino – se non ci saranno risposte immediate da parte dell’Amministrazione, procederemo alla proclamazione dello stato di agitazione, alla richiesta al Prefetto di Roma del tentativo di conciliazione, ed in caso di esito negativo, al nuovo sciopero del personale”.