Nelle due piazze gli stand, tutti belli e colorati, erano alla giusta distanza, senza un affollamento eccessivo. Ovunque c’era un minimo di fila, quel tanto da far capire che l’evento è stato apprezzato, ma nulla di insopportabile. Ognuno ha proposto la sua specialità, con l’occasione di attirare i clienti con il profumo, ottimo emanato da ogni stand. E non si può davvero non entrare nel dettaglio. I carciofi alla giudia “una tradizione di cucina millenaria” ci ha spiegato il titolare erano strepitosi. Ottimi i fritti italiani (supplì, crocchette…) buonissimo il panino AmatriciAmo, con polpette, pancetta croccante e pecorino. Ottima la gricia, assolutamente indimenticabile il panino polpo, burrata, cime di rapa e senape al miele proposto da L’Apulia con le specialità pugliesi. Birra ottima ovunque. E ancora erano disponibili hamburger con carne di cavallo, fritti di alici e calamari, le tielle tipiche di Gaeta di tutti i gusti (la tradizionale al polpo e olive, ma anche alici, cipolla, indivia).
Involtini primavera e spaghetti di riso sono stati preparati sotto gli occhi dei clienti allo stand vietnamita, e poi ancora prodotti al griglia, calabresi e piccanti, panini di ogni tipo, olive ascolane e, indimenticabili, le bombette pugliesi: salsiccia avvolta nella pancetta e ripiena di provola. Guastare e degustare è stata l’occupazione dei più e non sono mancate offerte gustose anche per vegani e vegetariani. A chiudere il dolce con le ciambelle fritte (ma erano piene anche le ottime gelateria, sia al centro che sulle Riviere). Molti sorrisi, tanto buon umore. E si va avanti fino a domenica.