I permessi a costruire sono stati rilasciati tra il 2014 e il 2015 e autorizzano la costruzione nella stessa area di altri quattro palazzi. Ma sono in tutto 8 le palazzine e 80 gli appartamenti previsti: è la prima parte di un progetto edilizio molto più ampio che prevede la realizzazione di un nuovo Comune di Castelli Romani, più conosciuto come Marino 2, destinato ad ospitare oltre 15mila nuovi residenti. È la famosa cementificazione, che dal 2010 fino a primavera 2016 ha innescato una forte mobilitazione contraria alle gru in quella pregiata zona di Agro romano. Quasi 55 ettari ancora completamente intonsi, tra le località conosciute come Tudini, Negroni, Mazzamagna Mugilla e Divino Amore.
L’IMPEGNO SOLENNE
Il 27 settembre 2016 il neoeletto Consiglio Comunale marinese, guidato dai 5Stelle, aveva deliberato “il primo passo verso un’impresa storica e necessaria – così la definisce un comunicato stampa dei grillini locali – per voltare pagina e restituire futuro al proprio territorio”. In sostanza, il parlamentino marinese ha dato incarico al Sindaco, Carlo Colizza, di avviare una interlocuzione con la Regione Lazio per “bloccare le speculazioni”. Una strategia molto ampia che prevede anche la “valutazione degli standards urbanistici su tutto il territorio”, ovvero per valutare se gli spazi riservati a verde pubblico, scuole, parcheggi e altri servizi rispettano quelli imposti dalla legge. In passato, infatti, altre operazioni cementizie non hanno portato nemmeno un metro quadro a servizio della comunità. Neanche le fogne. Un primo incontro tra il Sindaco Colizza e l’Assessore all’urbanistica regionale, Michele Civita, ha avuto luogo lo scorso 19 dicembre, ma si è concluso con un nulla di fatto.
Entro gennaio era atteso un nuovo inocntro, ma da allora di tale vicenda non si è saputo più nulla.
RISCHIO AEREO E PIANO PROVINCIALE
Ma qualcosa di significativo si starebbe muovendo. Il 15 giugno scorso il Consiglio Comunale di Marino ha votato due nuove delibere che trattano “il futuro del cemento sul territorio marinese” e che vengono definite “bollenti”: così almeno si sostiene in ambienti vicini al 5Stelle di Marino (noicambiamo.it, sito che pubblica le delibere, non ancora pubblicate sull’Albo pretorio on line del Comune mentre scriviamo). Servirebbero gli allegati tecnici per poter capire in concreto di cosa si tratta e il loro potenziale impatto.
La speranza è che vengano pubblicati. La prima delibera riguarda l’adozione del Piano di Rischio aereo. Un atto sul cosiddetto ‘cono di volo’, legato alla rotta degli aerei che decollano e arrivano nell’aeroporto di Ciampino: questo Piano comunale impone su ampie aree del territorio marinese limiti di altezza assai bassi alle nuove costruzioni.
La seconda delibera invece prevede l’adozione del Piano Territoriale Provinciale Generale, o PTPG: cioè quell’insieme di regole urbanistiche che stabilisce come calcolare il rapporto tra la popolazione esistente e quella futura in base al livello di urbanizzazione delle varie aeree del territorio. Ciò per evitare che intorno alle case manchino i servizi.
Ricordanogli il programma elettorale, i cittadini alla neo-eletta Amministrazione Colizza l’anno scorso chiesero una sospensiva per congelare i due permessi a costruire relativi agli 8 palazzi in via Maroncelli – Mugilla.
I primi 4 – autorizzati nel 2014 – sono ormai quasi pronti. La Giunta municipale si opporrà in concreto all’avvio del secondo lotto di 4 palazzi, autorizzati nel 2015?
«Il Piano Territoriale Provinciale Generale, o PTPG, riguarda tutto il territorio del comune di Marino – racconta un membro storico dell’Argine Divino Amore, l’associazione nemica giurata del mega-progetto “Marino2” , che però ci tiene a non essere citato – quindi ci sarà da portare avanti ora anche una variante al Piano Regolatore Comunale, o PRG. Finalmente si potrà procedere con la sepoltura di certi personaggi e di certi piani di sviluppo urbanistici. La nuova politica di Marino ha assunto decisioni che il Tribunale Amministrativo, – conclude l’attivista di Ada – avrebbe già dovuto assumere da anni».
Il nuovo PTPG e il Piano comunale di Rischio aereo coinvolgono anche i terreni interessati al progetto di Marino 2? Di preciso in che modo? I cantieri per 4 ulteriori palazzi in località Mugilla-via Maroncelli, per cui è stata già concessa nel 2015 l’autorizzazione a costruire, potranno partire o li fermerete? La valutazione degli standard urbanistici da voi avviata nel 2016 è terminata? Quali sono gli esiti? Gli incontri col governatore, Nicola Zingaretti, e il suo assessore all’urbanistica, Michele Civita, quali risultati hanno prodotto? Sono le domande che abbiamo inviato al Sindaco di Marino Carlo Colizza, ad Adolfo Tammaro e Andrea Trinca, Assessore ai Lavori pubblici e all’Urbanistica di Marino. Restiamo in attesa delle risposte.
Il masterplan, cioè il piano preliminare dell’operazione immobiliare “Marino2” prevede 17 palazzoni e una tangenziale, una stazione ferroviaria situata vicino a quella già esistente, un cimitero, un centro commerciale, un polo universitario, un santuario nei pressi del Divino Amore, per un totale di un milione e mezzo di metri cubi di cemento. Il piano di edificazione fu varato ad agosto 2010 dal Consiglio comunale con la benedizione della Giunta regionale.