La signora era in attesa dal 2010 di una casa popolare di Aprilia. Dopo cinque anni, la donna – che era al 48° posto in graduatoria – era stata scavalcata di circa 200 posizioni per un calcolo del punteggio a suo giudizio errato.
La donna, attraverso il suo legale, aveva portato in tribunale sia il Comune di Aprilia che l’Ater per vedersi riconoscere il proprio diritto e ricalcolare il punteggio. Se la sua domanda fosse stata accolta, certamente sarebbe stata destinataria di una delle nuove case popolari di via Guardapasso, consegnate nei giorni scorsi. In primo grado la sua domanda era stata accolta e probabilmente sarebbe stata confermata anche nel secondo grado. Purtroppo la signora è scomparsa il 19 gennaio scorso. Il tar non ha potuto fare altro che interrompere il giudizio.