SI PARTE IL 1° GENNAIO 2018
La macchina partirà il 1° gennaio 2018 con la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti secondo i princìpi dell’economia circolare: non più discariche, inceneritori, usa e getta e così via, ma puntando al massimo riutilizzo delle risorse, in un cerchio dove le risorse rientrano in gioco alimentando il sistema: non più dalla culla alla tomba, ma dalla culla alla culla. Ogni materiale, ad esempio, deve avere nuova vita mediante il riciclaggio.
IL CONTROLLO PUBBLICO (VERO) PARTECIPATO
Alla ‘sintassi’ del potere parlata nelle secrete stanze controllate magari da ambienti napoletani, pugliesi o romani, l’ABC del cardiologo Coletta promette di sostituire uno stile e dei pilastri diametralmente opposti: controllo e responsabilità interamente in mano ai rappresentanti dei cittadini, e non qualche faccendiere scelto dai privati in combutta coi politicanti locali, con modalità e meccanismi di verifica certi e verificabili da parte delle persone comuni. L’articolo 38 dello statuto dell’Azienda Speciale impone infatti un Comitato di Sorveglianza interamente composto da cittadini e/o da loro associazioni non remunerati. Il Comitato eserciterà il controllo pubblico dell’Azienda, della sua gestione e del suo servizio, e sceglierà uno dei tre membri del Consiglio di Amministrazione.
LINEE GUIDA CHIARE
Sarà il Comitato di Sorveglianza, inoltre, ad elaborare ogni anno gli indirizzi per l’attività dell’azienda. Queste linee guida dovranno poi essere tradotte in un Piano industriale concreto ed efficiente – improntato alla vocazione pubblica dell’Azienda – da parte del Consiglio di Amministrazione, anch’esso non remunerato (sono previsti solo i rimborsi spese). Sarà poi sempre il Comitato di Sorveglianza a controllare l’esito e i risultati del Piano industriale. L’unico ad essere stipendiato sarà il Direttore generale e se razzola male verrà sostituito.
PIÙ LAVORO E INTROITI PER IL COMUNE
Una volta entrata a regime, l’ABC occuperà 203 persone a tempo indeterminato, 34 in più rispetto agli attuali 169 della Latina Ambiente Spa, la municipalizzata fallita ma comunque costretta a ricorrere massicciamente a lavoratori precari per potere dare un servizio accettabile. L’aumento dell’organico dell’Azienda speciale è conseguenza della raccolta “porta a porta” fatta come si deve: è un sistema che infatti richiede più mano d’opera e meno quattrini, capace di generare introiti per le casse comunali grazie alla rivendita dei materiali alle ditte che li riciclano… invece di interrarli a Borgo Montello o di bruciarli in inceneritori e cementifici (tra l’altro sussidiati dallo Stato). Anche in questo senso è più vicina alle persone e allo sviluppo sostenibile: per dirla con gli economisti, è un’attività ad alta intensità di lavoro e a bassa intensità di capitale – il contrario di quanto avviene con l’utilizzo dei cassonetti stradali – terreno fertile per lobbisti e speculatori.
QUANTO COSTERÀ
Una volta a regime, cioè con l’obiettivo raggiunto di almeno il 71% di raccolta differenziata entro il secondo anno di esercizio, la spesa per il servizio sarà di circa 19 milioni di euro annui. In questa cifra, oltre al costo del personale, sono inclusi gli ammortamenti per il rinnovo totale del parco mezzi, manutenzioni, carburanti, assicurazioni, l’acquisto dell’attrezzatura (bidoncini domestici, mastelli, sacchetti, ecc.) e la spesa per lo smaltimento della parte residua dei rifiuti indifferenziati. Il servizio svolto dalla Latina Ambiente attualmente è invece di quasi 25 milioni, con un misero 30% di raccolta differenziata. Mentre in confronto il bando per l’esternalizzazione, ossia l’abortita gara d’appalto per cercare una ditta esterna che svolgesse il servizio prevedeva una spesa complessiva di 21,3 milioni di euro annui, ma con risultati del tutto incerti sull’effettivo raggiungimento della percentuale di raccolta differenziata previsto dalla legge (65%).
Quel bando è stato censurato dall’ANAC, l’Autorità nazionale anticorruzione, ed è stato revocato nei giorni scorsi.
L’ANTICIPO DI CASSA
L’ABC riceverà dal Comune un canone mensile di circa un milione e mezzo di euro. Per garantirle un buon avvio, l’Amministrazione Coletta ha previsto di concederle subito una iniezione di liquidità, anticipando all’Azienda Speciale l’80% dei primi tre canoni. Il restante 20% verrà corrisposto a conguaglio.
Per l’acquisto dei mezzi è prevista l’accensione di un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti di circa 12 milioni di euro da ammortizzare in dieci anni. L’operazione ABC e dunque l’affidamento del servizio di igiene urbana a Latina va fatto entro il 31 dicembre di quest’anno, perché non sarà più possibile ottenere altre proroghe dal Tribunale per l’esercizio provvisorio della fallita Latina Ambiente.
Dopo che il il 27 giugno scorso il Consiglio comunale ha approvato gli atti adottati dalla Giunta, ecco i passaggi per l’affidamento del nuovo servizio all’Azienda Speciale:
1) Costituzione dell’Azienda Speciale davanti al notaio
2) Nomina del CdA da parte del Consiglio comunale
3) Avviso pubblico per la selezione del Direttore Generale
4) Acquisizione delle autorizzazioni per l’esercizio dell’attività (iniziando dall’iscrizione all’albo nazionale degli smaltitori)
5) Avvio del bando per l’acquisto del nuovo parco mezzi
6) Definizione del contratto di servizio
7) Passaggio del cantiere e del personale dall’attuale (terminale)
gestione della Latina Ambiente Spa