Questanotte, attorno all’una, la Squadra Volante è intervenuta alla banca popolare del Lazio, in via Capograssa, in ausilio ai Carabinieri per la presenza di cinque uomini sospetti. Vicino a Borgo San Michele una delle volanti ha intercettato un Opel Insigna sw di colore bianco, con a bordo tre dei sospetti, che si allontanava verso la via Appia.
Giunti poco prima dell’incrocio con via Trasversale, gli operatori hanno deciso di bloccare l’auto, ma appena hanno attivato i dispositivi di illuminazione dell’auto di servizio, il conducente della Opel ha aumentato improvvisamente la velocità, tentando la fuga. È iniziato quindi un inseguimento insieme ad un’altra volante arrivata sul posto, ma i fuggitivi, nonostante il semaforo rosso e le auto in transito, hanno imboccato la Trasversale dirigendosi verso la Migliara 45.
Durante l’inseguimento, per provare a bloccare l’auto fuggitiva, le volanti hanno più volte tentato di affiancarla, ma il conducente, per sottrarsi alla cattura, ha tentato di speronare la Pantera, fino a quando, giunta all’altezza della Migliara 43 ½, ha frenato improvvisamente, mentre il passeggero ha sparato con un arma più colpi dal finestrino posteriore. Un poliziotto ha allora risposto al fuoco mirando alle gomme dell’auto.
Incuranti, i fuggitivi hanno imboccato via Migliara 43 ½, accelerando nuovamente l’andatura e zigzagando per non ssere affiancati. Nell’occasione il conducente della Opel ha effettuato violente accelerazioni e brusche frenate, manovre sicuramente volte a far si che gli operatori li tamponassero, ponendo fine all’inseguimento, cosa che non è avvenuta grazie all’abilità dei conducenti delle due Volanti. Giunti quasi alla fine della strada, i malviventi hanno imboccato un ponticello dove la strada terminava e iniziava un folto campo di piante di mais.
I fuggitivi, nonostante la foltissima vegetazione, utilizzando l’auto come ariete, si sono creati un varco tra il mais, continuando la folle corsa all’interno del campo, sempre inseguiti dagli operatori di una volante, mentre l’altra pattuglia proseguiva sulla strada, cercando di aggirare il campo per tagliare la strada ai fuggitivi. L’inseguimento tra i campi è durato qualche minuto, nonostante le difficoltà dovute dalle asperità del terreno e dai numerosi fossi di scolo delle acque.
Il conducente della Opel, sotto pressione per l’accanimento dei poliziotti della Squadra Volante, dopo aver oltrepassato un fosso di dimensioni notevoli, ha perso il controllo del mezzo, finendo contro una struttura in cemento. Incuranti del pericolo per la propria incolumità, gli operatori sono scesi repentinamente dall’auto di servizio, iniziando un inseguimento a piedi nel campo di mais, tuttavia, favoriti dalle tenebre, i malviventi sono riusciti a sottrarsi alla cattura.
Dal controllo della targa applicata sulla Opel, è emerso che questa non risultava di provenienza furtiva, ma appartenente ad una Dacia intestata ad un cittadino di Bologna, che ancora non si era accorto del furto, mentre il veicolo rubato il giorno prima presso una concessionaria di Borgo Grappa la notte precedente.
Sul posto è giunto personale della Polizia Scientifica e della Squadra Mobile, che, terminati i rilievi di rito, ha proceduto al sequestro della Opel Insigna, per sottoporla ad esami scientifici più specifici.