8 MILIONI SOLO PER VIA MASSARO, MA…
Al di là delle polemiche su alcuni progetti “plagiati” secondo una società che ha collaborato con il Comune, e che riguarda i progetti immateriali e sociali (3milioni di euro complessivi) vale la pena osservare le criticità oggettive di un progetto che vale il 40% del finanziamento complessivo (oltre 8 milioni), ovvero il secondo tratto di via Massaro. Una strada progettata da tempo, al lido di Latina, utilissimo sfogo per il traffico del lungomare ma che ha grossi problemi a rispettare i criteri richiesti dal bando. Prima di tutto il progetto non è in fase esecutiva, ovvero pronto per il cantiere, ma è ancora fermo al preliminare. Non è scevro di valutazioni di tipo ambientale (e il bando richiedeva progetti liberi o su cui fosse già stata espletata la Valutazione di Impatto Ambientale) né – come invece era prescritto chiaramente nel bando – l’opera ricade nei parametri del piano regolatore o dello strumento urbanistico vigente nell’area, poiché è completamente in variante. Su otto milioni, inoltre, l’opera prevede che due si spendano in espropri e questo è segno che un altro criterio del bando viene per ora disatteso, ovvero, la completa disponibilità pubblica delle aree. Dulcis in fundo, sulle carte dei progetti preliminari, si possono ancora vedere le intersezioni con la “Mare-Monti” e la terza Linea della ormai famigerata “Metropolitana Leggera”, entrambi progetti che hanno pochissime possibilità di vedere la luce e sicuramente non in tempo per rendere conforme il progetto di via Massaro entro il 30 settembre.
ALTRI PROGETTI IN ALTO MARE
Insomma, quei ruderi devono sparire dalle progettazioni. Sono tanti i problemi, quindi, e via Massaro è solo il caso più eclatante di una serie di progetti indietro rispetto alle richieste del bando, che a volte risultano vaghi e perfino sperimentali. Senza contare i progetti di finanza, da fare in concerto con i privati, che in alcuni casi tradiscono platealmente la regola aurea presentata dall’assessore all’urbanistica Buttarelli, ovvero lo stop all’aumento del cemento in città. Insomma, prendere l’occasione la scorsa estate e venire “promossi” a dicembre dal Ministero è stato un ottimo risultato… ma confermarlo sarà davvero complicato.
Armando Caso