Ora c’è attesa per le due serate conclusive del 21 e 22 luglio che saranno ospitate nella magica location del Giardino del Museo e della Città e del Territorio di Cori. Il programma prevede l’esibizione nelle due serate di 9 artisti internazionali. Impossibile unificare in unica cornice la diversità di linguaggi e di approcci che questi artisti esprimono nelle loro ricerche.
– Venerdì 21 luglio alle ore 20.30 Fenia Kotsopoulou (Grecia) con Daz Disley (Inghilterra) apriranno la serata con un live performance ‘STATIONS OF (UN)BECOMING’ corredato da fotografie e video. La mostra, divisa in quattro sezioni, offre un’esperienza articolata che indaga il corpo e i processi creativi che da esso emergono: Il corpo è messaggio o messaggero? Mao Nakagawa, artista giapponese, presenterà nella stessa serata la performance dal titolo “HESO”: il corpo, nella ricerca di Mao, è invece visto in movimento con il tempo e lo spazio. ‘OutOf aiR’ è la performance di e con la lituana Irina Lavrinovic e l’israeliano Asher Lev, lavoro incredibilmente coinvolgente che invita a respirare e a respirare insieme. Chiuderà la prima serata la performance dell’australiano Martin Hansen, ‘Monumental’ (selezionato dal network Europeo Aerowaves), che rivisita e rilegge in chiave contemporanea ‘La morte del cigno’ del ‘Lago dei cigni’ di Ana Paulova del 1905.
– Sabato 22 luglio sempre alle 20.30 sarà possibile assistere nuovamente alla performance di Fenia Kotsopoulou con Daz Disley. E sarà doppia esibizione per Fenia Kotsopoulou con ‘What beauty feels like’, lavoro che torna a indagare il corpo e il suo potere: “What beauty feels like” è lo slogan di un famoso prodotto per depilazione. Uno slogan che convince il pubblico a credere che si sarà “bellissimi” finché si uilizzerà questo prodotto – “Per gambe morbide, desiderabili, lisce, idratate e lucide”. Presenze italiane nella serata di sabato 22 saranno quelle di Fabritia D’Intino con Federico Scettri e di Isadora Tomasi. La prima con il suo lavoro ‘Wannabe – (primo studio)’ è vincitrice del premio (In)Generazione di Fabbrica Europa: Wannabe diventa nella performance di Fabritia il motore che spinge ad andare oltre i limiti, una spinta dunque a essere altro. Isadora Tomasi presenterà ‘Collaboration with Son of Mom a.k.a. Angry Man’. La performance esplora la relazione tra il femminile e la tecnologia, tra corpo e suono. Isadora Tomasi è la prima coreografa a ricevere la residenza artistica del CALA Festival.
Nelle foto allegate le prove della performance di questa sera.
Info: calafestival.com