L’indagine di polizia giudiziaria è volta al contrasto del fenomeno del warez illegale, attuato mediante lo scambio e successiva vendita, non autorizzata, di materiale digitale (software, file multimediali, e-book) tutelato da copyright.
Sui siti oggetto di sequestro sono stati aggregati ed offerti una grande varietà di contenuti. Il meccanismo di condivisione degli stessi mediante il caricamento sui Cyberlockers che garantiscono un servizio di archiviazione su internet, ha favorito la rapida diffusione di un fenomeno sempre più preoccupante per l’economia legale, con milioni di download quotidiani e un danno all’economia nazionale da 1.2 miliardi di euro, con più di 6000 posti di lavoro persi ogni anno.
L’indagine condotta dalla Guardia di Finanza ha consentito l’individuazione di un’organizzazione strutturata, gestita dagli indagati in concorso tra loro, che hanno monopolizzato su scala nazionale il mercato nero della pirateria digitale.
I militari hanno monitorato il web e dopo aver individuato i siti illegali, ne hanno carpito gli indirizzi IP per poi riuscire a risalire agli effettivi gestori dei siti. Gli indagati sono risultati residenti o domiciliati a Torino, Terlizzi (BA), Colle Corvino (PE), Nuraminis (CA), Montecchio Maggiore (VI), Spresiano (TV), Manduria (TA) e appunto Terracina. Uno degli indagati, nato a Napoli, risulta residente in Belgio, mentre i siti oscurati sono collocati in Francia (5), Olanda (5), Norvegia (1) e Stati Uniti (9).
Nei confronti degli indagati sono state contestate violazioni che prevedono la reclusione fino a 3 anni per la per l’abusiva riproduzione e cessione con fini di lucro dei prodotti tutelati dal diritto d’autore.