Sono di nuovo chiuse: da ‘giallo’, è divenuto un tira e molla il caso delle fontanelle pubbliche nel centro di Ariccia, chiuse per contaminazione da fluoruri. Chiuse dopo metà luglio per diversi giorni, con un avviso anonimo in piazza di Corte e senza che nessuno desse spiegazioni ufficiali, sono state poi riaperte… Ma mentre scriviamo (è il 1° agosto) sono di nuovo chiuse, come documentano le foto che qui pubblichiamo, scattate poco prima della stesura di questo articolo. Ma stavolta non ci risulta alcun cartello e, come per la precedente chiusura, né avvisi sul sito internet del Comune di Ariccia. Si tratta della storica fontana nota a tutti i paesani come “fontanella delle tre cannelle”, in piazza di Corte, e di quelle davanti al Comune in piazza San Nicola e in largo Savelli. Hanno fermato il flusso per i pericolosi fluoruri? Boh. Continua così la strana vicenda di cui il Caffè ha dato notizia, senza ottenere alcuna risposta dai vari soggetti istituzionali competenti in materia: a cominciare da Sindaco e vicesindaco, né dai presunti tutori della salute pubblica e dell’ambiente, Asl Rm6 ed Arpa Lazio, né da Acea Ato2 né dai diversi funzionari della Prefettura di Roma ai qauli ci siamo formalmente rivolti. A tutti abbiamo chiesto lumi tramite posta elettronica certificata. Invano. Ci sono poi voluti giorni per poter leggere qualcosa di ufficiale in una nota del Comune di Ariccia che ha confermato le concentrazioni dei pericolosi fluoruri oltre il limite di legge. Come ricorderanno i lettori, intorno al penultimo weekend di luglio il giornale il Caffè dei Castelli ha pubblicato la foto della fontanelle delle tre cannelle con sopra un irrituale ed anonimo cartello. Uno strano avviso: strano perché di solito in questi casi il Comune comunica mediante carta intestata, con logo del Municipio, timbri, nomi e cognomi e firma del Sindaco, magari indicando l’ordinanza con cui quest’ultimo ha disposto il divieto di utilizzo dell’acqua contaminata. Nulla di tutto ciò si è registrato in questo valzer dei rubinetti. Ecco perché era ed è lecito domandarsi e domandare alle Autorità ed al Gestore idrico se l’avviso era una cosa seria oppure un ingiustificato allarme, che tra l’altro spendeva pubblicamente il nome del signor Sindaco, dell’Arpa Lazio e dell’Acea. La nuova soluzione sembra quella di non scrivere più nulla. O forse l’interruzione del flusso è dovuto ad altra causa? L’eccesso di fluoruri ha interessato e/o interessa anche le utenze domestiche, i bar, hotel e ristoranti? Nessuno parla. Perché tutti questi silenzi?
01/08/2017