Le indagini sono state avviate immediatamente dopo le segnalazioni di rapine avvenute dalla metà di luglio fino ai primi giorni di agosto, anche a danno di minori, da parte di un soggetto che si qualificava per un appartenente alla Polizia di Stato “in borghese”.
Il finto poliziotto agiva così: dopo aver fermato la vittima di turno, eseguiva attività tipiche della polizia giudiziaria e poi, con stratagemmi, minacce e violenze varie, si faceva consegnare tutti gli effetti personali, dileguandosi subito dopo.
Grazie alle denunce e alla descrizione fornita dalle vittime, i poliziotti (quelli veri stavolta) sono arrivati in poco tempo a Carmine Di Silvio, arrestandolo. Ipotesi confermata in seguito anche dalle 5 persone derubate.
Carmine è figlio del più noto Antonio detto “Cavallo”, elemento di spicco dell’omonimo clan criminale di rom stanziali nel quartieri Campo Boario di Latina.
Il fermato, condotto presso gli uffici della Questura, dopo le formalità di rito, è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto e associato presso la locale Casa Circondariale a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.