Con una interrogazione a risposta scritta al presidente Zingaretti, il Capogruppo di Forza Italia della regione Lazio Antonello Aurigemma ha chiesto chiarimenti su alcuni aspetti relativi all’impianto. Il consigliere regionale ricorda i numerosi esposti del comitato No Miasmi, il terribile incidente del 2014 che è costato la vita a due operai – per il quale tuttavia la responsabilità dell’impianto deve essere ancora accertata dalla magistratura – e l’ampliamento dell’impianto che è passato da 60mila t/anno a 120mila t/anno, mediante la costruzione di una centrale a cogenerazione biogas.
“La Regione – ricorda Aurigemma – ha emanato una determina nel 2016 dove impone numerose prescrizioni per l’entrata in esercizio dell’impianto. Nello specifico, emerge una perplessità visto che tale atto prescrive, su iniziativa della stessa Acea, portoni tunnel per il conferimento dei fanghi ed altre correzioni, ma si deve tenere conto di un problema di progetto, ossia i due capannoni, uno antistante all’altro, non potranno mai essere collegati l’uno con l’altro per operazioni al chiuso, in quanto campeggia fra loro un traliccio dell’ alta tensione, il cui rispetto delle distanze già non appare confacente, come si evidenziava da vecchi documenti della società Terna”.
Nell’interrogazione, sollecitata dal consigliere comunale di Forza Italia di Nettuno Claudio Dell’Uomo, viene chiesto se l’Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale, ndr) emanata dalla regione Lazio nel luglio 2015 che completa il processo autorizzativo dell’impianto, è stata rispettata dall’impianto stesso, anche e soprattutto nelle prescrizioni. Inoltre, chiediamo se l’impianto, a seguito della determina della regione nel 2016, ha provveduto ad ottemperare a quanto richiesto. In questo modo chiediamo risposte alle preoccupazioni sollevate dalla cittadinanza, al fine del rispetto e della tutela dell’ambiente”.