Una bella grana per il Comune di Pomezia, che da alcuni giorni è sotto scacco di malintenzionati. La notizia è stata confermata dal sindaco alle colonne del Messaggero. A essere bloccata, in particolare, è la rete interna riservata ai dipendenti ma qualche disagio lo vivono anche i cittadini che hanno provato ad accedere all’anagrafe online. I dati sensibili però sono al sicuro, assicura il Primo cittadino, dato che sono conservati su una piattaforma diversa da quella attaccata. A quanto pare per sbloccare il sistema sarebbe stato chiesto un “riscatto” in moneta virtuale (il bitcoin) di 8mila euro, che però il Comune non ha nessuna intenzione di pagare.
Sembra probabile che a causare l’attacco informatico sia stato un particolare tipo di malware ultimamente piuttosto diffuso: un “ransomware”, cioè un software che danneggia il sistema e in più chiede proprio una specie di ricatto. Tuttavia, a fronte del pagamento, spesso il problema non viene risolto.
Sembra probabile che a causare l’attacco informatico sia stato un particolare tipo di malware ultimamente piuttosto diffuso: un “ransomware”, cioè un software che danneggia il sistema e in più chiede proprio una specie di ricatto. Tuttavia, a fronte del pagamento, spesso il problema non viene risolto.
22/08/2017