«Questi tre anni sono stati di intenso lavoro – ha spiegato a Il Caffè -. Mi sono reso conto di quanto sia importante la presenza dei Vigili del Fuoco su un territorio come quello della provincia di Latina. Ci sono stati periodi di eccezionale lavoro: quest’estate, ad esempio, è stata il doppio impegnativa rispetto a quella precedente». Il riferimento è al numero di incendi che si sono verificati sul territorio, cresciuto in maniera esponenziale. Tra i roghi più gravi quello alle spalle di via dei Volsci, dove è andata distrutta un’immensa baraccopoli abusiva ed ha perso la vita un senzatetto ucraino.
«Quest’estate è stata un disastro – continua Liberati -. Che siano o meno dolosi, dietro agli incendi c’è sempre la mano dell’uomo, anche con un gesto involontario. L’aspetto della matrice degli incendi andrebbe approfondito attentamente. Il territorio, inoltre, va curato in tempi di pace per evitare che con un’innesco di incendio ci sia una proliferazione così favorevole».
Un altro problema riguarda i mezzi a disposizione del Comando. «Sono obsoleti: li sfruttiamo al massimo, ma sono messi a dura prova perché ogni giorno abbiamo piccole avarie. Quando non riusciamo a farli bastare dobbiamo affidarci a ditte esterne. C’è bisogno di un rinnovo del parco automezzi e di valorizzare la provincia di Latina attribuendogli una classificazione superiore, visto il territorio con forti criticità per viabilità, insediamenti e caratteristiche dal momento che comprende anche le isole. In questo modo potremmo avere a disposizione più personale».