Tra gli argomenti su cui si è infiammata la lite il ruolo dell’assessore allo Sport Antonella Di Muro, criticata dall’opposizione. Sembra, infatti, che abbia riferito dell’assenza alla riunione ad un funzionario senza comunicazioni ufficiali alla presidente. Inoltre, secondo la minoranza, c’è stato un vuoto politico in merito alla questione della chiusura del palazzetto dello sport perché le società sportive e le associazioni non avrebbero avuto alcun dialogo con lei e non l’avrebbero presa come punto di riferimento. «L’idea che ci siamo fatti di quanto accaduto oggi è che sia stato fatto un attacco studiato nei confronti dell’assessora Di Muro, ripetutamente chiamata in causa senza alcuna reale motivazione, ma soltanto per evidenziarne le presunte carenze di mandato. Siamo sconcertati – dichiarano i consiglieri di Latina Bene Comune Fabio D’Achille, Ernesto Coletta, Celina Mattei, Olivier Tassi, Salvatore Antoci, Marina Aramini ed Emanuele Di Russo – dall’atteggiamento tenuto oggi dai consiglieri di opposizione e della presidente Zuliani, che ha prestato la commissione a questo processo, uscendo allo scoperto nel finale quando ha esternato esplicitamente l’attacco politico all’assessora. Nella commissione trasparenza il ruolo del presidente è un ruolo di garanzia e dovrebbe esimersi da strumentali attacchi politici».
Non è la prima volta che ci sono problemi nella commissione trasparenza. Non molto tempo fa (l’11 maggio) è stata disertata: i consiglieri di maggioranza si sono presentati per poi comunicare alla presidente Nicoletta Zuliani (Pd) la decisione di disertare la riunione. La motivazione? A loro avviso l’ordine del giorno non era espresso correttamente perché chiedeva “chiarimenti in merito al verde pubblico”. Per LBC in una commissione non si possono chiedere chiarimenti in merito ad una materia perché la sede per porre delle domanda è il question time. «Abbiamo disertato la commissione – aveva detto la consigliera Marina Aramini – perché non ci piaceva l’ordine del giorno e per lanciare un messaggio alla Zuliani. All’inizio non informava nemmeno l’assessore alla trasparenza delle riunioni e spesso si discute senza atti alla mano».
Per la presidente, Nicoletta Zuliani, è la maggioranza a fraintendere il ruolo della commissione. «Stiamo parlando di una commissione politica – ha spiegato a Il Caffè -. Loro vorrebbero parlare di fatti solo tecnici e gestionali, ma il ruolo di noi consiglieri non è quello dei dirigenti: noi abbiamo il compito di dare l’indirizzo politico. La maggioranza pretende che io, in quanto presidente, blocchi un consigliere nel momento in cui fa una dichiarazione non strettamente attinente all’ordine del giorno. Ma io non mi sento di mettere un bavaglio al consigliere che esprime un parere politico sul ruolo di un assessore, sarebbe come svilire il suo ruolo. Inoltre – continua la Zuliani – secondo loro io dovrei chiedere il permesso all’assessore alla trasparenza rispetto agli ordini del giorno. Ma il mandato del consiglio comunale è di controllo e indirizzo sulla giunta e la commissione trasparenza esiste proprio per questo. Sono loro che agiscono al contrario eseguendo i compiti dati dalla giunta, quando dovrebbero essere loro a suggerire agli assessori come muoversi. In sostanza – conclude la consigliera – vogliono controllare l’unica commissione che non è presieduta dalla maggioranza».
Bianca Francavilla