Via Romagnoli, a pochi passi dagli uffici della Regione e la sede provinciale del Partito democratico di Latina e di fronte alla stazione degli autobus. Qui da anni ormai, in una rampa di discesa ad un parcheggio coperto, si consuma il dramma dell’eroina in tutto il suo spettrale silenzio. Qui da anni associazioni e volontari cercano di mettersi in contatto con coloro che si bucano ai margini della strada, in un posto ideale perché ben coperto da sguardi indiscreti. Da anni questo spiazzo in cemento è un orribile antro del buco per il quale non sembrano esserci soluzioni. Vengono qui, si bucano e gettano le siringhe appena usate in mezzo a quelle vecchie. Cadono nel tombino dove scorre l’acqua in continuazione e restano a galla come lo spettro di questi momenti orribili. Come restano sospese le vite di coloro che frequentano questo posto. A pochi passi da qui, nella stazione delle autolinee nuove, c’è invece la “centrale dello spaccio”. Qui è stato trovato pochi mesi fa il cadavere di un ragazzo residente a Cisterna poco più che trentenne. E qualche mese prima il corpo di un 47enneche ha consumato l’ultima dose fatale di eroina nella rampa di accesso di un palazzo condominiale. Sospetta overdose è stato detto e poi più nessuna dichiarazione ufficiale nel merito. Solo il silenzio, come quello della società che li circonda che forse vorrebbe solo non vederli. Forse è per questo che da anni nessuno fa nulla per “bonificare” questo posto. Ogni tanto qualcuno pulisce e sembra che vada bene così.
A.C.
07/09/2017