Bocciati dal Tar i provvedimenti presi dal Comune di Latina per bloccare il centro commerciale realizzato dalla società Cosmo a Borgo Piave, già oggetto di un’inchiesta della Procura con l’ipotesi di lottizzazione abusiva. I giudici amministrativi hanno accolto il ricorso presentato contro tali atti dalla Bnp Paribas, che ha acquistato tali aree edificabili, per una superficie complessiva pari a 32.450 metri quadrati, e ne ha concesso l’utilizzo, in locazione, alla Cosmo. Una sentenza che sembra destinata a incidere anche sulle indagini sul fronte penale.
La Bnp Paribas ha specificato nel ricorso che nel certificato di destinazione urbanistica quell’area era stata indicata come urbanizzata e interamente asservita alla costruzione di un fabbricato commerciale. Il Comune di Latina, con le ordinanze impugnate, ha però imposto la sospensione dei lavori, sostenendo che “l’operazione immobiliare intrapresa integrasse una lottizzazione abusiva”. Per i giudici amministrativi di Latina, “l’omessa comunicazione d’avvio del procedimento è rilevante nella specie non soltanto in quanto l’ordinanza gravata è intervenuta in danno di terzi sub acquirenti, ma anche per il fatto che l’istante aveva riposto ragionevole affidamento sulla base delle trattive intercorse, protratte sino al mese di novembre 2016, con le autorità competenti, Comune, Provincia e Regione, per il rilascio del titolo autorizzatorio inerente ad una grande struttura di vendita da realizzare proprio sull’area in questione. Un procedimento successivamente archiviato dall’autorità comunale, senza alcuna autonoma indagine e sulla scorta del solo provvedimento cautelare adottato in sede penale”. Ancora: “Deve conseguentemente affermarsi che sia rimasta nella specie frustrata nell’attivata procedura di sospensione dei titoli edilizi la possibilità di un’effettiva fase istruttoria, nel corso della quale la società interessata potesse interloquire con la procedente amministrazione comunale, produrre se del caso ulteriore documentazione a supporto delle proprie ragioni, posto che l’esito del provvedimento di sospensione non è mai assolutamente dovuto o vincolato, ma è sempre eventuale e collegato alla valutazione attraverso un’autonoma istruttoria da parte dell’autorità comunale della sussistenza dei presupposti della contestata lottizzazione abusiva”. Provvedimenti annullati e Comune condannato a pagare cinquemila euro di spese legali alla Bnp Paribas.
Clemente Pistilli