Attualmente il sistema di videosorveglianza comunale conta 90 telecamere, non tutte collegate al sistema di monitoraggio centrale presso la sala operativa della Polizia Municipale. Gli occhi elettronici sono attualmente distribuiti così: 20 diffuse su tutto il territorio, 4 nel parco Kennedy, 3 in piazza Santa Maria Goretti, 7 nel parco Q4-Q5, 2 in piazza Aldo Moro, 4 al parco San Marco e 50 nella Marina di Latina nel tratto compreso tra Capoportiere e Foceverde. Quelle sul lungomare e quelle al parco San Marco non sono collegate con la sala operativa della Polizia Locale. «La dotazione attuale di telecamere – si legge nel progetto presentato – copre parzialmente il centro cittadino e alcuni punti nevralgici esterni alla circonvallazione. Questa dotazione risulta insufficiente a garantire una copertura efficace dell’intero territorio cittadino. Mancano, infatti, sistemi di videosorveglianza nei borghi e in alcuni quartieri ritenuti sensibili».
Il territorio del capoluogo, infatti, è ritenuto ad alto rischio per il numero di reati registrati: nel 2016 si contano 3mila reati, di cui 1200 furti e almeno 20 rapine. Le zone coinvolte nel progetto sono i borghi cittadini, Latina Scalo, le zone nei pressi del centro cittadino, i quartieri cittadini, e le aree soggette a fenomeno di abbandono rifiuti della marina. «Con l’installazione di nuove telecamere – si legge come finalità del progetto – si prevede una sensibile riduzione della criminalità nelle zone ritenute nevralgiche».