Il Governo è al lavoro per disciplinare l’utilizzo dello smartphone in classe. Ma tra genitori contrari e studenti perplessi, c’è chi ha già sperimentato con successo l’impiego del cellulare a scuola. Si tratta dell’Istituto Carlo e Nello Rosselli di Aprilia, che è stato preso ad esempio a livello nazionale dal Tg3 in quanto già sperimenta l’uso consapevole del cellulare, che ogni ragazzo a prescindere possiede senza dover necessariamente acquistare anche un tablet. Una risorsa, insomma, più che una distrazione.
«Ci sono delle applicazioni nell’ambito della matematica o della fisica – ha spiegato la Dirigente scolastica Viviana Bombonati al Tg3 –, oppure può essere utile per l’utilizzo come vocabolario di italiano o di inglese».
Una commissione ministeriale è al lavoro per definire le linee guida dell’utilizzo dello smartphone nella didattica, col Ministro Fedeli che lo considera uno “strumento che facilita l’apprendimento”: “una straordinaria opportunità che deve essere governata”, ha detto il Ministro, “sotto la guida di insegnanti preparati e genitori consapevoli”. In questo modo “i ragazzi potranno imparare attraverso un mezzo che gli è familiare: internet”.