Prostituzione dilagante, decoro minato dalla nascita di discariche e accampamenti abusivi, sottopasso pedonale inaugurato mesi fa e ora completamente degradato, autobus del trasporto pubblico locale che non hanno nemmeno i consueti “5 minuti di tolleranza” per venire incontro ai pendolari che viaggiano su treni perennemente in ritardo. E poi l’inesistenza di una sala viaggiatori e di un punto ristoro, dopo la chiusura dell’unico bar ormai anni fa. È un quadro preoccupante, quello che il neonato Comitato Pendolari Stazione Pomezia delinea ricordando alle istituzioni locali in che stato versa lo scalo di Santa Palomba. La lettera, con destinatari il sindaco di Pomezia, l’assessore Giuliano Piccotti e la consigliera regionale Valentina Corrado, vuole richiamare la loro attenzione sugli impegni presi.
“Alcuna notizia ci è giunta in merito all’impegno dalla consigliera Corrado di verificare in Regione le motivazioni per cui la stazione di Pomezia sia ritenuta ancora oggi, da Trenitalia, non rilevante dal punto di vista trasportistico – scrivono ad esempio i pendolari – nonostante sia evidente a tutti la costante crescita del numero di viaggiatori che vi transitano quotidianamente, visto il bacino di utenza di riferimento sempre più ampio. Nell’impegno preso era prevista anche un’audizione in Regione dei rappresentanti dei pendolari di tutta la linea FL7 Roma-Napoli, per discutere le criticità legate all’orario in vigore”. “I pendolari di Pomezia auspicano vivamente la realizzazione di atti concreti, ritenendo che molto possano gli enti locali preposti per garantire un servizio consono, perlomeno agli standard minimi di sicurezza, efficienza e decoro. Si confida pertanto in un intervento sollecito”.