Con l’inizio del nuovo anno scolastico, tornano anche i soliti problemi di viabilità per tutti quegli studenti che giornalmente viaggiano in autobus. Protagonisti indiscussi di questa primissima fase: confusione, caos e ritardo dei mezzi. A farne le spese, soprattutto i ragazzi dell’Istituto Agrario, Alberghiero e Chimico San Benedetto di Borgo Piave. Lì la situazione è ancor più svantaggiata dal fatto che, avendo attualmente lo stesso orario di uscita, gli studenti si ritrovano in massa a dover attendere l’arrivo delle navette comunali dell’Atral che li porteranno alle autolinee. Da quello che è stato riferito, pare che siano sei le navette preposte al trasporto dei ragazzi, sia all’andata che al ritorno, con una capienza di circa 100/120 persone, un numero irrisorio rispetto a più di 1500 studenti presenti nell’istituto. Oltre all’insufficienza di spazio, si unisce il disagio dell’attesa; all’uscita, la prima navetta spesso giunge con 20 minuti di ritardo e quando arriva, c’è la lotta nell’aggiudicarsi il posto nel suo interno, per fare poi tutti stritolati il “viaggio della speranza” fino alle autolinee. «L’anno scorso è capitato più volte che siamo tornati a piedi sulla Pontina perché era impossibile prendere la navetta – racconta uno studente alla fermata dell’autobus -. Un’altra volta ancora, a metà corsa si è dovuta fermare perché era scoppiata una gomma a causa del sovraccarico di gente». Insomma, sgomento tra i giovani per gli eventi passati, ma anche per le previsioni attuali che non preannunciano nulla di positivo.
Augusta Calandrini