«Sono 1076 i cittadini residenti a Castel Romano che vivono ed affrontando una situazione drammatica: accertate e conclamate decine e decine di casi di scabbia, rogna, epatiti, leucemie, leptospirosi. In cinque anni, nella stessa area, sono decedute 63 persone a seguito delle inumane condizioni igienico/sanitarie», si legge nel testo. «Gli impianti fognari, già messe sotto sequestro, nel febbraio 2017, dalla Polizia di Roma Capitale sono recentemente esplosi invadendo tutta l’area ed una riserva naturale adiacente al campo; da cinque mesi non viene garantita l’erogazione dell’acqua e da venti giorni è, inoltre, interrotta l’erogazione di energia elettrica. Le drammatiche situazione igienico/sanitarie, denunciate dalla stessa ASL Roma 2, da ben due anni, rimaste completamente inascoltate dall’Amministrazione della Sindaca Raggi».
Fassina chiede al Governo «quali azioni intenda intraprendere, il Ministero della Salute, per salvaguardare, garantire, promuovere e tutelare la salute dei cittadini del Campo Rom di Castel Romano, come fondamentale diritto dell’individuo ed interesse della collettività» e soprattutto se nel piano di superamento dei campi rom è prevista anche la chiusura di Castel Romano.