Qual è il punto di raccordo a Latina del gruppo di pellegrini?
«A Latina la chiesa è Santa Domitilla, quindi gioco in casa! Lì facciamo gli incontri una volta al mese».
Parlava di crisi: crisi economica o spirituale?
«C’è innanzitutto la crisi economica. Alla quale si aggiunge quella spirituale, cosa che si può evidenziare ancora di più qui dove non si viene solo per visitare la Grotta di Bernadette, ma prima di tutto si portano gli ammalati: un viaggio che implica delle forti motivazioni interiori».
Papa Francesco non sta aiutando a riavvicinare ad una chiesa che è attenta ai poveri, agli ultimi, ai diversamente abili?
«Sì! Per esempio ad agosto abbiamo avuto un gruppo di ragazzi Scout presi dall’entusiasmo dettato loro dalle parole del papa. Ragazzi che nella loro esperienza giovanile portano avanti un certo impegno».
Qual è il senso del pellegrinaggio oggi, in un tempo che non ha tempo, in cui si va sempre di fretta?
«Il pellegrinaggio serve a riflettere, è un modo per riprendere tempo, per entrare dentro se stessi, per andare oltre la superficie, per rafforzare e creare rapporti veri e duraturi. Per questo il senso più profondo del pellegrinaggio lo si comprende arrivando a Lourdes a bordo dei treni bianchi: un percorso lento che consolida i rapporti, che permette di parlare, confrontarsi, pregare, condividere».
Il tema di quest’anno del pellegrinaggio era lo stupore: cosa ci può ancora stupire?
«Vedere persone che, nonostante la malattia, non pensano all’eutanasia e amano la vita. Oppure persone che decidono di pagare il viaggio per venire a Lourdes come volontari per servire i più fragili, condividendo con loro ogni attimo della giornata, dal risveglio, all’igiene personale, alla preghiera, alla Messa…».
Lei opera nel capoluogo pontino: quali sono le problematiche che si riscontrano nel territorio di Latina?
«Il problema droga che non viene affrontato in maniera adeguata dalle scuole, dalle strutture civili. Dobbiamo fare molta attenzione. Quando c’è la droga vuol dire che non ci sono valori veri e non ci sono famiglie».