La Giunta Regionale del Lazio ha approvato il Piano d’assetto del Parco regionale dell’Appia Antica che permette ai vincoli di diventare norme condivise da tutti e di non operare più in regime di salvaguardia. Ora si attende la verifica del Consiglio regionale che dovrà approvarlo in via definitiva. Il piano affronta temi fondamentali per il territorio: la perimetrazione, le connessioni ecologiche con le altre aree protette, la valorizzazione compatibile del patrimonio archeologico, le attività incompatibili e le soluzioni per il loro allontanamento e/o sostituzione, le relazioni con le infrastrutture stradali e ferroviarie, la funzione imprescindibile dell’agricoltura sostenibile, la fruizione e il ruolo fondamentale di spazi verdi. “Quello compiuto oggi è un passo decisivo sulla strada della legalità e della trasparenza – commenta il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti -. Quello dell’Appia Antica è un Parco meraviglioso che va tutelato sia sul fronte della urbanizzazione sia sul fronte delle illegalità. Per farlo dobbiamo dotarci di regole certe e trasparenti che oggi con il Piano d’assetto diventano ancora più efficaci. Attraverso la tutela dell’ambiente incentiviamo anche nuove opportunità di sviluppo turistico e sostenibile, sociali, educative e rigenerative”. “Il Parco Regionale dell’Appia Antica – commenta il Presidente Mario Tozzi – rappresenta la più grande sfida che uomini di cultura e tanti semplici cittadini, hanno voluto lanciare in un territorio che per anni è stato mortificato da scelte scellerate fatte da chi dell’Appia non aveva saputo interpretare la vocazione, l’identità e la specificità di essere un’area naturale protetta che contiene uno dei più grandi patrimoni archeologici del mondo, incastonato nella città di Roma”. Senza l’approvazione del Piano del parco regionale, di fatto, nel territorio in questione non c’era alcuna pianificazione urbanistica: infatti nel nuovo Piano regolatore di Roma del 2008 le aree del parco dell’Appia sono “zone bianche”.
18/10/2017