È partito l’iter per l’escussione della polizza fidejussoria stipulata dalla ditta Eco X a garanzia degli obblighi sullo smaltimento dei rifiuti. Sarà la Regione Lazio, in quanto ente beneficiario della polizza, a riscuotere le somme per provvedere allo smaltimento dei materiali bruciati nel rogo del 5 maggio scorso, alla messa in sicurezza dello stabile, alla bonifica e al ripristino ambientale. Ma, secondo il Comune di Pomezia, ci sarebbe un problema: la somma da riscuotere, di soli 700mila euro, non basterebbe a coprire tutte le attività.
«Secondo quanto stabilito dalla polizza fidejussoria, la Regione recupererà poco più di 700mila euro – spiega il sindaco di Pomezia Fabio Fucci – Una somma che molto probabilmente non basterà per la totale messa in sicurezza del sito. La proprietà di Eco X infatti ha incaricato una ditta specializzata di effettuare un sopralluogo al fine di valutare le operazioni di bonifica da porre in essere. Dopo il sopralluogo, effettuato il 12 settembre scorso, ci è stata trasmessa la relazione tecnico-economica che riporta cifre ben più alte».
La relazione, spiegano dal Comune, divide le operazioni in 3 fasi: la prima, contenimento delle fonti di inquinamento / messa in sicurezza (costo stimato 114.600 euro); la seconda, mappatura e caratterizzazione dei rifiuti (53.000 euro); la terza e più costosa: rimozione dei materiali e bonifica (5.110.000 euro). In quest’ultima fase si dovrebbe procedere all’asportazione dei rifiuti presenti, mediante confezionamento, carico, trasporto e smaltimento. «Con i soldi della polizza fidejussoria – aggiunge il Primo cittadino – è possibile avviare subito la messa in sicurezza (fase 1) e la mappatura dei rifiuti (fase 2) e iniziare a provvedere alla bonifica (fase 3). È evidente che la somma non riuscirà a coprire l’intero costo degli interventi, ma qualora la proprietà non dovesse provvedere, chiediamo alla Regione di farsi carico di tutte le spese necessarie alla bonifica e al ripristino ambientale. Il Comune di Pomezia non può coprire una spesa così alta, significherebbe togliere fondi alle strade, alle scuole, ai servizi sociali e non possiamo permettere che la Città paghi di tasca propria responsabilità altrui. Lunedì 23 ottobre sarò personalmente in Regione per sollecitare tali provvedimenti».