«All’inizio ci hanno ignorate – racconta Valeria – poi ci siamo iscritte al sindacato Usb e io e un’altra collega, entrambe con figli piccoli, ci siamo esposte più delle altre». A quel punto, spiega, a loro due è stata accordata la domenica libera a turno. Ma poche settimane fa un fulmine a ciel sereno: il trasferimento, per Valeria, all’outlet di Valmontone. Sempre per la stessa paga («850 euro netti») e part time, ma a quanto pare qui avrebbe le domeniche libere. È un prendere o lasciare ma Valeria non accetta la nuova situazione, soprattutto perché sarebbe incompatibile col suo ruolo di madre, e mercoledì pomeriggio si è incatenata davanti al negozio, incassando la solidarietà delle colleghe e gli sguardi incuriositi dei tanti clienti dell’outlet.
Il sindacato Usb ha già impugnato il provvedimento ritenendolo “ingiusto” e “punitivo” e la commessa ha avuto l’assicurazione di un incontro con la senatrice Valeria Cardinali. Ad oggi dai suoi superiori Valeria non ha ricevuto nessuna comunicazione. «Sono provata e sotto stress, ma sono felice della solidarietà che mi stanno dimostrando tutti. Qui non si tratta di un capriccio – rivendica – ma di una lotta per la mia dignità di madre e lavoratrice».
M.Z.