Il 6 ottobre scorso il Ministero della Salute ha risposto all’interpellanza parlamentare presentata dagli onorevoli Fassina e Marcon, relativa alle condizioni di vita nel campo di via Pontina. “La risposta del Governo è un documento di sei pagine – scrive Nazione Rom – all’interno delle quali si riconoscono le enormi disparità sanitarie vissute dalla popolazione Rom Sinti e Caminanti rispetto al resto della popolazione non Rom. La speranza di vita per un cittadino RSC è di 10 anni inferiore. Il tasso di mortalità infantile sino a sei volte superiore. Il 25% dei bambini non hanno ricevuto vaccinazioni adeguate. Il Ministero della Salute ricorda che nel 2015 è stato varato il «Piano d’Azione Salute» per e con le comunità RSC inviato a tutti gli Assessori territorialmente competenti tra cui Roma Capitale. Tre le azioni da perseguire: formazione del personale sanitario, conoscenza ed accesso ai servizi per RSC, servizio di prevenzione, diagnosi e cura. A Castel Romano – sostiene Nazione Rom – il «Piano Salute» è rimasto lettera morta: sono 1076 i cittadini residenti che continuano a vivere ed affrontare situazione drammatiche. Accertate e conclamate decine di casi di scabbia, rogna, epatiti, leucemie, leptospirosi. In cinque anni decedute 63 persone a seguito di inumane condizioni igienico/sanitarie. Impianti fognari esplosi, mancata erogazione di acqua potabile, mancata erogazione di energia elettrica. Situazioni denunciate dalla stessa Asl Roma 2 e rimaste, di fatto, completamente inascoltate dall’amministrazione della Sindaca Virginia Raggi”.
“Infine, il Ministero della Salute – continuano – ha informato che il Governo, tramite UNAR Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, diretto dalla Sottosegretaria di Stato Maria Elena Boschi ed il Ministero del Lavoro, diretto dal Ministro Giuliano Poletti, avrebbero «finanziato», a Castel Romano, «iniziative per favorire una sempre maggiore inclusione sociale di RSC» utilizzando i Fondi Sociali EU del PON Inclusione (1.250 milioni di euro) e PON Metro (894 milioni di euro). A Castel Romano, «non si è visto un solo centesimo di euro e nessuna iniziativa del Governo»”.