E’ stato identificato dai carabinieri della locale stazione, l’uomo che ha impiccato il lupo all’arco del centro storico la mattina all’alba di lunedì scorso. Dopo le testimonianze raccolte e la visione delle immagini di sorveglianza, un pastore 60enne della zona, è stato convocato dai militari diretti dal maresciallo Domenico Bertozzi, dove ha ammesso le sue solpe e confessato l’insano gesto. ” L’ho fatto per attirare l’attenzione sulla problematica che da moltissimi anni ci esaspera, ha dichiarato l’uomo, ogni settimana contiamo decine di pecore e montoni sbranati dai lupi, che ormai vivono in branchi in tutta la zona dei pratoni del vivaro, tuscolo, monte ceraso, mote fiore, macere di Artena, Carchitti, fino al territorio boschivo di Lariano, Artena, Velletri, Rocca di Papa, Nemi e Grottaferrata. Non ho ucciso io l’animale, ha detto il pastore, l’ho trovato morto su strada, in via Tuscolana, investito da una macchina. Così ho pensato di portarlo al centro del paese e appenderlo all’arco di ingresso, e lasciare un volantino contro chi dovrebbe aiutarci e sostenerci, invece si disinteressa del tutto dei nostri greggi che vengono sbranati ogni giorno, nei nostri pascoli. Sono comunque molto dispiaciuto, ma ho agito spinto dall’esasperazione e in un momento di grande scoraggiamento, chiedo scusa a tutti coloro che ho offeso con questo mio gesto, che non si ripeterà più.” Per il 60enne è comunque scattata una pesante denuncia penale per uccisione e maltrattamento di animale, come prevede la legge 544 bis, sarà poi il magistrato a decidere come procedere a livello giudiziario verso il pastore roccapriorese.
28/10/2017