I campioni idrici erano stati prelevati lo scorso giovedì 26 ottobre nel Fosso della Ficoccia, “nei pressi del quale da diversi giorni sono avvertiti forti odori e miasmi, che hanno causato allarme nella cittadinanza ed in particolar modo nel comprensorio studentesco di Via Carroceto”, si legge in una nota del Comune. Una puzza tale da indurre “la popolazione studentesca a sospendere le attività didattiche”.
Come precisato dalla sezione provinciale dell’Agenzia Regionale di Protezione Ambientale, “i risultati analitici chimici e microbiologici finora ottenuti evidenziano che trattasi di acque altamente contaminate da liquami di prevalente origine fecale”. L’Amministrazione Comunale, dal canto suo, sta “provvedendo al pompaggio di acqua a mezzo autobotte per permettere il naturale deflusso delle acque che allo stato risultano stagnanti nel fosso”. Il Consorzio di Bonifica, inoltre, per quanto di sua competenza ha avviato i lavori di pulizia del fosso.
“Proseguono intanto le indagini per risalire all’autore o agli autori degli sversamenti sul territorio di Lanuvio che hanno causato i miasmi avvertiti sensibilmente ad Aprilia, nella zona cioè a valle – si legge ancora nella nota –. Giovedì mattina partiranno poi i sopralluoghi da parte delle Polizie Locale di Lanuvio e Aprilia anche con la sezione di Roma dell’Arpa e le Asl di competenza per l’identificazione dei responsabili”.