Hanno fornito carne “avariata ma non tossica per la salute” ad una serie di enti pubblici, come mense ospedaliere, scolastiche e militari di sei regioni: Toscana, Emilia-Romagna, Piemonte, Lombardia, Veneto, Lazio. Coinvolta anche il 70° stormo dell’aeronautica militare con sede a Latina. Per questo sono finiti agli arresti domiciliari 5 persone: “Un’associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni di enti pubblici, frode nelle pubbliche forniture, commercio di sostanze nocive e falso”, sottolineano i Nas di Firenze che, coordinati dalla procura di Pistoia, hanno guidato l’indagine “Malacarne”, avviata nel 2015 ed estesa al 2016, che ha messo nel mirino una “nota ditta del commercio di carne” finita di Monsummano, nel pistoiese. Il gip ha emesso le misure cautelari contro 4 responsabili dell’azienda (il proprietario e tre parenti) ma anche per il loro commercialista. In pratica la societa’, una volta aggiudicatasi gli appalti al ribasso, “violava sistematicamente i capitolati della gara, fornendo alimenti non corrispondenti a quelli previsto nei capitolati”. Gare milionarie, visto che solo nel 2016 si e’ aggiudicata appalti per 6 milioni complessivi. I Nas, quindi, hanno accertato carni con tagli anatomici qualitativamente inferiori rispetto a quelli ordinati e poi fatturati; carni con carcasse di animali di categoria inferiore (toro o vacca per vitello, animali a fine carriera per animali giovani); carni con data di scadenza prolungata rispetto a quella originaria immessa dalla ditta produttrice, “sottoponendo cosi’ l’alimento a pericoli sanitari (come la formazione di elevata carica microbica)”. A volte poi la stazione appaltante ha respinto i prodotti, quando per esempio emanava cattivo odore. A quel punto la carne veniva sottoposta a diversi e continui processi di congelamento e scongelamento, “anche qui con pericoli sanitari”. Gli alimenti forniti, poi, erano “totalmente diversi, per qualita’ e prezzo, tra quelli ordinati e fatturati e quelli realmente consegnati”. Infine, la ditta emanava fatture “anche per ingente valore economico, di alimenti non consegnati, cio’ soprattutto per le grandi commesse”.
Agenzia Dire