è un fenomeno in crescita e difficilissimo da quantificare. Un dato però è certo: la piaga dell’usura è in aumento, complice la crisi economica, anche nella capitale e ai Castelli romani. Gli episodi di cronaca sono sempre più frequenti ed evidenziano un ampio giro di denaro controllato dalla criminalità organizzata che va a colpire soprattutto i commercianti in difficoltà. A Roma e provincia i numeri sono da record: circa 60mila persone colpite, per un giro di affari da oltre 2 miliardi di euro. Dati che fanno del Lazio la terza regione più colpita dopo Campania e Sicilia.
Un fenomeno che rimane sommerso perché l’usurato molto spesso evita di denunciare perché teme pesanti ripercussioni non solo su se stesso ma anche sulla sua famiglia. L’obiettivo degli usurai non sono solo gli interessi spropositati (fino al 1.500%) sulle cifre prestate, ma anche la diretta acquisizione di imprese in difficoltà o di immobili. Purtroppo tante persone che, spinte dalla disperazione, decidono di contattare questi delinquenti non si rendono conto della terribile situazione in cui vanno a infilarsi. Un autentico labirinto senza via di uscite che in alcuni casi porta anche gli sfortunati protagonisti a compiere gesti estremi. Anche per questo il Comune di Ariccia ha deciso di intervenire realizzando lo Sportello intercomunale Antiusura e sovraindebitamento finalizzato ad accogliere, orientare e offrire consulenza a quanti ne faranno richiesta. Un punto di riferimento per il sostegno alle famiglie anche considerando la complessa legislazione in materia. “L’obiettivo è quello sia di fornire solidarietà e consulenza a chi si trova stretto nelle maglie degli usurai sia di educare i ragazzi sulle buone pratiche di fare impresa – spiega Carla Gozzi, assessore ai Servizi Sociali del Comune di Ariccia – Vogliamo far capire ai giovani che non sono soli e che lo Stato e le amministrazioni rappresentano una spinta a crescere e non un limite”. Sulla stessa lunghezza d’onda il sindaco di Ariccia Roberto di Felice: “L’usura è un fenomeno che colpisce in maniera forte anche il tessuto dell’economia ariccina e i Comuni dei Castelli romani. E’ importante lanciare un segnale chiaro soprattutto ai ragazzi che si affacciano adesso al mercato del lavoro: è necessario contrastare l’usura e coloro che la praticano per creare un sistema imprenditoriale sano e che premi il talento”. “Sempre più frequentemente i fatti di cronaca portano alla luce episodi tragici legati al fenomeno dell’usura, come quello avvenuto alcune settimane fa a Castel Gandolfo, e gli arresti più recenti di boss locali hanno dimostrato come l’usura sia attività fondamentale per garantirsi proventi. Per questo auspichiamo che la politica e le amministrazioni locali spingano sempre più fortemente per contrastare la diffusione del fenomeno, sostenendo le economie virtuose e promuovendo forme di accesso al credito, ma anche lavorando sul terreno culturale, per tutelare chi decide di denunciare e rompere il silenzio e per creare un clima sfavorevole alla criminalità”, è l’auspicio di Libera. Libera cerca nel suo piccolo di sostenere le vittime di usura come spiega Silvia Barvieri: “Segnaliamo, il progetto di Libera ‘S.O.S. Giustizia – Servizio di ascolto e di assistenza alle vittime della criminalità organizzata’, attivo dal 2010, che ha permesso l’attivazione in alcune regioni di vari sportelli di ascolto finalizzati ad accogliere, orientare e offrire consulenza a quanti faranno richiesta in particolari ambiti di disagio come: sostegno e aiuto a vittime o possibili vittime di usura e alle vittime del racket delle estorsioni, accompagnamento ai familiari delle vittime di mafie nella burocrazia amministrativa e nella complessa legislazione in materia, accompagnamento nel difficile percorso della denuncia da parte dei testimoni di giustizia – conclude – Un punto di riferimento concreto, per arrivare insieme a fare ciò che da soli sembra impossibile”. Andrea Barcariol
Un fenomeno che rimane sommerso perché l’usurato molto spesso evita di denunciare perché teme pesanti ripercussioni non solo su se stesso ma anche sulla sua famiglia. L’obiettivo degli usurai non sono solo gli interessi spropositati (fino al 1.500%) sulle cifre prestate, ma anche la diretta acquisizione di imprese in difficoltà o di immobili. Purtroppo tante persone che, spinte dalla disperazione, decidono di contattare questi delinquenti non si rendono conto della terribile situazione in cui vanno a infilarsi. Un autentico labirinto senza via di uscite che in alcuni casi porta anche gli sfortunati protagonisti a compiere gesti estremi. Anche per questo il Comune di Ariccia ha deciso di intervenire realizzando lo Sportello intercomunale Antiusura e sovraindebitamento finalizzato ad accogliere, orientare e offrire consulenza a quanti ne faranno richiesta. Un punto di riferimento per il sostegno alle famiglie anche considerando la complessa legislazione in materia. “L’obiettivo è quello sia di fornire solidarietà e consulenza a chi si trova stretto nelle maglie degli usurai sia di educare i ragazzi sulle buone pratiche di fare impresa – spiega Carla Gozzi, assessore ai Servizi Sociali del Comune di Ariccia – Vogliamo far capire ai giovani che non sono soli e che lo Stato e le amministrazioni rappresentano una spinta a crescere e non un limite”. Sulla stessa lunghezza d’onda il sindaco di Ariccia Roberto di Felice: “L’usura è un fenomeno che colpisce in maniera forte anche il tessuto dell’economia ariccina e i Comuni dei Castelli romani. E’ importante lanciare un segnale chiaro soprattutto ai ragazzi che si affacciano adesso al mercato del lavoro: è necessario contrastare l’usura e coloro che la praticano per creare un sistema imprenditoriale sano e che premi il talento”. “Sempre più frequentemente i fatti di cronaca portano alla luce episodi tragici legati al fenomeno dell’usura, come quello avvenuto alcune settimane fa a Castel Gandolfo, e gli arresti più recenti di boss locali hanno dimostrato come l’usura sia attività fondamentale per garantirsi proventi. Per questo auspichiamo che la politica e le amministrazioni locali spingano sempre più fortemente per contrastare la diffusione del fenomeno, sostenendo le economie virtuose e promuovendo forme di accesso al credito, ma anche lavorando sul terreno culturale, per tutelare chi decide di denunciare e rompere il silenzio e per creare un clima sfavorevole alla criminalità”, è l’auspicio di Libera. Libera cerca nel suo piccolo di sostenere le vittime di usura come spiega Silvia Barvieri: “Segnaliamo, il progetto di Libera ‘S.O.S. Giustizia – Servizio di ascolto e di assistenza alle vittime della criminalità organizzata’, attivo dal 2010, che ha permesso l’attivazione in alcune regioni di vari sportelli di ascolto finalizzati ad accogliere, orientare e offrire consulenza a quanti faranno richiesta in particolari ambiti di disagio come: sostegno e aiuto a vittime o possibili vittime di usura e alle vittime del racket delle estorsioni, accompagnamento ai familiari delle vittime di mafie nella burocrazia amministrativa e nella complessa legislazione in materia, accompagnamento nel difficile percorso della denuncia da parte dei testimoni di giustizia – conclude – Un punto di riferimento concreto, per arrivare insieme a fare ciò che da soli sembra impossibile”. Andrea Barcariol
09/11/2017