Secondo gli inquirenti, B.A., 38 anni, residente a Roma e domiciliato presso una parrocchia del capoluogo pontino, il 19 luglio 2016 aveva cercato di adescare la ragazzina e compiuto davanti alla stessa atti sessuali. Più nello specifico, nel giugno precedente avrebbe fermato in strada la quindicenne e, dopo averle chiesto come stavano i genitori, tanto per intrattenerla, avrebbe iniziato a toccarsi nelle parti intime e fatto apprezzamenti e proposte oscene alla minore. Un atteggiamento che, dopo aver di nuovo bloccato la ragazzina e averle proposto di andare a prendere un gelato, avrebbe avuto anche un mese dopo. Una vicenda su cui venne aperta un’inchiesta dal sostituto procuratore Cristina Pigozzo dopo che la minorenne, accompagnata dalla mamma, si era recata presso la stazione dei Carabinieri di Latina a presentare una denuncia. Mandato a giudizio immediato, lo straniero, difeso dall’avvocato Alessandro Farau, ha optato per un rito abbreviato, che in caso di condanna consente lo sconto di un terzo della pena. Il pm Maria Eleonora Tortora ha quindi chiesto per l’imputato una condanna a due anni e mezzo di reclusione, ma il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Pierpaolo Bortone, riqualificato appunto il fatto in semplici molestie, lo ha condannato a due mesi di arresto, pena sospesa.
Clemente Pistilli