Un’accesa lite tra due studentesse della scuola media Virgilio, di Ardea, è culminata come peggio non si poteva: la più grande delle due, di 15 anni, ha colpito al viso la più piccola, di 13 anni. I fatti sono accaduti ieri all’uscita dalla scuola. Nei paraggi, infatti, c’era il padre della ragazzina 13enne che ha immediatamente chiamato i carabinieri di Ardea, intervenuti sul posto per raccogliere le testimonianze dei fatti. La piccola è stata portata dalla madre al pronto soccorso della clinica Sant’Anna di Pomezia, dove le è stata riscontrata una contusione all’occhio sinistro, ed è stata dimessa con tre giorni di prognosi.
«La studentessa che ha aggredito mia figlia non è nuova a tali comportamenti prevaricatori nei confronti di altri studenti e continua a farlo liberamente – ha dichiarato il padre della 13enne – Un genitore di norma dovrebbe stare tranquillo quando i figli stanno a scuola e invece è costretto a stare sempre in tensione. Ardea è una città difficile e nessuno si prende carico della situazione in maniera globale». Raggiunto telefonicamente da Il Caffè il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Ardea 1, il professor Carlo Eufemi, ha dichiarato che «l’episodio è avvenuto dopo le lezioni, fuori dall’edificio, successivamente al suono della campanella» e che anche se il fatto è stato esterno al plesso «appena il consiglio di classe si riunirà, prenderà le dovute decisioni».
«La studentessa che ha aggredito mia figlia non è nuova a tali comportamenti prevaricatori nei confronti di altri studenti e continua a farlo liberamente – ha dichiarato il padre della 13enne – Un genitore di norma dovrebbe stare tranquillo quando i figli stanno a scuola e invece è costretto a stare sempre in tensione. Ardea è una città difficile e nessuno si prende carico della situazione in maniera globale». Raggiunto telefonicamente da Il Caffè il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Ardea 1, il professor Carlo Eufemi, ha dichiarato che «l’episodio è avvenuto dopo le lezioni, fuori dall’edificio, successivamente al suono della campanella» e che anche se il fatto è stato esterno al plesso «appena il consiglio di classe si riunirà, prenderà le dovute decisioni».
Massimiliano Gobbi
28/11/2017