Giovanni Zanoli – 64enne di Aprilia – è stato condannato in primo grado a 14 anni per l’omicidio della madre Rosa Grossi, trovata agonizzante nella sua casa di via Selciatella nel giugno del 2016 e poi deceduta in ospedale.
Il giudice ha accolto in pieno le richieste del Pubblico Ministero. Secondo la ricostruzione, il 64enne era stato il primo a chiamare il 118, quella tragica mattina del 10 giugno 2016. Aveva detto di aver trovato la madre di 88 anni, in una pozza di sangue nella sua casa di via Selciatella. Era agonizzante: la donna sarebbe morta poche ore dopo in ospedale a Latina. Il figlio della donna aveva partecipato ai funerali e si era lasciato intervistare dalla trasmissione televisiva di Rete Quattro Quinta Colonna. Ed invece i primi di luglio 2016 avrebbe confessato ai Carabinieri di essere l’autore della brutale aggressione, salvo poi ritrattare qualche giorno dopo. Zanoli avrebbe sì ammesso di aver afferrato la madre Rosa, ma non di averla picchiata né tantomeno uccisa.
Ad ottobre 2016, altro colpo di scena. I Carabinieri avevano arrestato il 47enne Victor Popa, sulla base dei risultati degli esami effettuati nell’abitazione di Rosa Grossi. L’uomo aveva tentato di introdursi in casa proprio quella notte, forse con l’intento di rubare. Per lui la condanna è stata a 2 anni e mille euro di ammenda.