La questione riguarda le classi dell’ultimo anno che a giugno dovranno sostenere l’esame di stato, ma dal momento che il progetto alternanza scuola-lavoro viene affrontato da tutte le classi anche gli studenti più piccoli hanno protestato. «Ci è stato detto – spiega una delle rappresentanti di istituto – che se non avessimo portato 750 persone agli eventi saremmo stati giudicati negativamente e non ci è stato spiegato in che modo. Non chiediamo che l’alternanza scuola-lavoro venga abolita, ma che sia più chiara».
Gli studenti sono stati ricevuti dalla preside Stella Fioccola. Secondo quanto riferiscono i ragazzi, avrebbe esposto l’intenzione di denunciare i quattro rappresentanti degli studenti ed una ragazza che aveva pubblicato su Facebook un post spiegando i motivi della manifestazione invitando gli studenti a partecipare perché non era stata avvisata e non aveva dato l’ok alla manifestazione. All’arrivo della Polizia sarebbe stata convinta a non presentare le denunce nei confronti degli studenti (due dei quali minorenni). Gli studenti sono stati invitati dagli agenti a spostare la manifestazione.
Attualmente si trovano davanti alla Curia e continuano la loro protesta pacifica. «Non siamo più davanti alla scuola – continua la studentessa – perché le autorità ci hanno riferito di spostarci ed ora ci troviamo davanti alla Curia. C’è stata un’assemblea e ci stiamo confrontando per decidere cosa fare perché non vogliamo che la nostra protesta sia vana. Vogliamo una scuola in cui ci sia fiducia».
B.F.