Oggi, 18 dicembre, Latina compie 85 anni. Per l’occasione sono stati organizzati una serie di eventi, iniziati questa mattina. Dopo la deposizione della corona d’alloro in piazza del Quadrato, luogo simbolo della fondazione di Littoria, Damiano Coletta ha fatto un discorso ampio, partendo dai valori della legalità e dalla nuova voglia di partecipazione alla cosa pubblica dei cittadini, passando per la corretta informazione ma toccando anche punti delicatissimi, come le inchieste che hanno colpito il Comune in passato (per esempio Don’t Touch) a quelle del presente. “Bisogna tenere sempre a mente la via maestra della legalità e saper correggere il tiro anche in presenza di errori. Questa città vuole cambiare, i fatti me lo dimostrano ogni giorno”. Un discorso che non ha schivato argomenti caldi, ricollegandosi sempre alla storia recente e più remota della città parlando anche del tema dell’accoglienza agli stranieri, per esempio. “La nostra è una città che ha sempre accolto – ha continuato -. Per sua natura, agli inizi della sua storia, quando accoglieva i pionieri che l’hanno fondata da ogni parte d’Italia, senza dimenticarsi delle decine di migliaia di persone che negli anni sono state accolte nei campi profughi. E anche oggi non possiamo dimenticare questa sfida: in un mondo che rischia di vedere la società occidentale come minoritaria non possiamo chiudere gli occhi per pochi voti in più di fronte alla grande dinamica dell’immigrazione. No alle demagogie quindi e sì alla pianificazione di una tematica di valore mondiale, anche partendo dalle mura di un Comune capoluogo di provincia come il nostro”. Ha poi auspicato il ritorno della gestione rifiuti e dell’acqua in mani interamente pubbliche Damiano Coletta, che ha citato nella sua orazione l’articolo 3 della Costituzione, Sandro Pertini ed Eleonor Roosvelt. Al congedo i bambini hanno cantato, insieme alla banda, oltre l’inno d’Italia anche la canzone “Bella Latina”.
I.E.