Perdite idriche aumentate, depurazione carente. E il Lazio peggio di quasi tutte le altre regioni. È il succo del nuovo dossier Istat sulle acque ad uso civile. Più della metà della nostra acqua potabile immessa in rete non si sa che fine faccia e va perduta (il 52,9%). Nel 2008 gli acquedotti laziali ne perdevano “solo” il 35,4%. Il quadro che emerge documenta “lo stato di precarietaÌ€ in cui versa l’infrastruttura idrica e degli investimenti inadeguati di manutenzione e sviluppo”, come scrivono gli analisti dell’Istituto nazionale di statistica nel documento pubblicato nei giorni scorsi. Il giornale il Caffè ha elaborato i dati con un focus sulla nostra regione. I dati più sconcertanti negli Ambiti idrici gestiti da Acea e Acqualatina. Questo mentre la Coldiretti, la principale associazione degli agricoltori, comunica che la siccità dell’ultima estate ha causato danni per oltre 415 milioni e mezzo di al comparto nel Lazio. Approfondimento sulla nuova edizione cartacea de il Caffè in distribuzione da domani giovedì 21 dicembre
20/12/2017