«Abbiamo ereditato una situazione drammatica – ha spiegato il Primo cittadino – Siamo obbligati a percorrere quello che ha indicato il commissario prefettizio nel bilancio. Stiamo lavorando per risolvere il problema e, per quanto riguarda il trasporto disabili, stiamo aspettando il finanziamento regionale, senza il quale non siamo in grado di procedere. Non posso ad oggi dare date e tempi certi perché la situazione è molto complicata».
Disappunto è stato espresso dalla presidente della Consulta per il superamento della disabilità. «La tutela delle fasce deboli peraltro garantite per legge, non può essere messa in discussione – dichiara Barbara Tamanti – da tempo affermo che col dissesto a pagare sarebbero stati proprio i cittadini più fragili, non mi sbagliavamo. L’assenza di questi due servizi fondamentali getta nella disperazione tante famiglie, il diritto allo studio deve essere considerato». «In queste ore la consulta è stata letteralmente subissata di messaggi di richiesta di aiuto – conclude Barbara Tamanti – chiunque disattende il rispetto dei diritti trova la nostra disapprovazione senza appello. Ci auguriamo che lunedì alla riapertura delle scuole i nostri alunni e concittadini troveranno tutto gli strumenti necessari al diritto all’integrazione scolastica, in caso contrario la consulta metterà in pratica ogni azione civile e di contestazione possibile».
Sulla vicenda la Giunta comunale di Ardea si è espressa con una nota ufficiale, chiamando in causa la Regione Lazio. «Sulla questione dell’Aec e del trasporto scolastico per disabili è ora di fare chiarezza, prima di tutto a livello tecnico e amministrativo – commenta l’Amministrazione rutula – Chi mescola tutto in un calderone o non ha capito o vuole, ad arte, dare ‘fake news’ in pasto ai giornali. Sull’Assistenza educativa scolastica gli uffici sono al lavoro per far concludere l’anno scolastico a giugno nel modo più sereno possibile. Non diciamo che la colpa sia di ‘quelli di prima’ (un ritornello che usa qualcuno per gettare fumo agli occhi di chi non vive quotidianamente la realtà amministrativa) ma per chiudere il bilancio precedente il commissario prefettizio ha dovuto fare tagli senza considerare le reali necessità del territorio. Dunque, i numeri si scontrano con la dura realtà delle cose. Gli uffici stanno concludendo l’accertamento definitivo al 31 dicembre, dopodiché, sulla base dell’accertato, si procederà a riprogrammare la spesa per il servizio. E’ questione di giorni. Questo è ciò che è concretamente possibile fare. Ciò che ci sconcerta davvero, invece, è che una Regione ormai in campagna elettorale non stia rispondendo alle nostre ripetute richieste del rinnovo dei fondi sul diritto allo studio per il trasporto scolastico dei disabili. Ciò ha davvero dell’incredibile. Se i cittadini vorranno siamo noi pronti ad andare con loro sotto l’ufficio della giunta regionale del Lazio per protestare. E questo è solo l’ennesimo silenzio, dopo quello del trasporto pubblico locale. Fanno finta di chiederci qualcosa per la pianificazione 2018, ma a oggi nulla è stato fatto. Cosa dobbiamo aspettarci, ora? Che qualcuno venga a dirci che dopo il 4 marzo tutto sarà risolto?».